A cura della Dott.ssa Delia Lenzi, Neurologa presso l’Aventino Medical Group, Roma
Camminare nella bellezza: una terapia naturale per la mente
“Muoversi in questa città significa respirare storia e bellezza,” afferma la Dott.ssa Delia Lenzi. Non si tratta solo di un invito al relax: camminare tra i pini secolari dell’Aventino o accanto alle acque lente del Tevere può attivare aree cerebrali coinvolte nella regolazione emotiva. Ricerche condotte dal dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Princeton hanno dimostrato che l’attività fisica in ambienti naturali inibisce l’iperattività della corteccia prefrontale mediale, spesso iperattiva nei disturbi d’ansia. Inoltre, l’esposizione a stimoli visivi armoniosi – come la luce filtrata tra i cipressi o i colori pastello delle facciate romane – stimola il sistema parasimpatico, favorendo uno stato di calma e presenza mentale.

Movimento e neurochimica dell’equilibrio emotivo
L’effetto anti-stress del movimento non si limita al rilascio delle classiche “molecole della felicità”. Studi pubblicati su Nature Neuroscience evidenziano come l’attività aerobica regolare moduli i livelli di BDNF (fattore neurotrofico cerebrale), una proteina essenziale per la sopravvivenza dei neuroni e per la plasticità sinaptica. Questa modulazione è cruciale per ridurre l’iperattivazione dell’amigdala, centro nervoso della paura. Inoltre, camminare o correre aiuta a regolare il ritmo circadiano e la qualità del sonno, due fattori spesso compromessi in chi soffre di ansia cronica. Roma, grazie alla sua alternanza di piena e vuota, di silenzio e suono, diventa un laboratorio ideale per ripristinare questi ritmi.

Attività fisica come strategia cognitiva
Non tutti gli esercizi fisici producono lo stesso effetto sul sistema nervoso. La ricerca del King’s College di Londra ha identificato che le attività che richiedono attenzione al corpo e allo spazio – come il pilates, il nordic walking o il pattinaggio – attivano la corteccia insulare e i gangli della base, migliorando l’integrazione tra stimoli corporei ed emozioni. L’effetto è particolarmente marcato quando l’attività è svolta in modo non competitivo, con l’obiettivo di “sentire” più che “prestare”. Luoghi come Villa Celimontana o il Giardino di Sant’Alessio sono perfetti per praticare questo tipo di movimento consapevole, anche in piccoli gruppi.

Verso una nuova igiene mentale: il movimento come abitudine
Introdurre il movimento nel quotidiano è un gesto culturale, oltre che terapeutico. In tempi di iperconnessione e carichi cognitivi costanti, muoversi permette al cervello di decostruire gli stimoli superflui e rigenerare la capacità attentiva. È un’“igiene mentale” accessibile, sostenibile e misurabile. L’Università di Stanford ha sviluppato il concetto di “aesthetic walking”: passeggiate a ritmo libero in ambienti esteticamente appaganti, che migliorano creatività e stabilità emotiva. Roma, con la sua stratificazione millenaria e i suoi scorci inattesi, è il luogo ideale per trasformare l’attività motoria in una forma quotidiana di rigenerazione.

Conclusione
Il movimento, se praticato in modo consapevole, non è solo un alleato contro stress e ansia, ma diventa una strategia quotidiana per coltivare equilibrio interiore, resilienza e lucidità. Roma, città complessa e affascinante, offre infinite possibilità per rendere ogni passo un atto di cura per la mente. Non servono grandi imprese: bastano costanza, attenzione e il desiderio di ascoltarsi, un passo alla volta.

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