Allergie nei bambini: quando preoccuparsi?

A cura della Dott.ssa Blegina Shashaj, specialista in Pediatria presso l’Aventino Medical Group, Roma

La primavera porta con sé giornate più lunghe, temperature miti e la bellezza della natura in fiore. Tuttavia, per molti bambini significa anche affrontare i fastidiosi sintomi delle allergie stagionali. Starnuti, naso che cola e tosse possono sembrare un comune raffreddore, ma se questi sintomi si ripresentano puntualmente ogni anno con l’arrivo della primavera, è il momento di approfondire la situazione.

🌿 Ma cosa scatena queste allergie? I principali responsabili sono i pollini di alberi, graminacee e piante erbacee che, dispersi nell’aria, possono causare reazioni allergiche nei bambini predisposti. Questi allergeni stimolano il sistema immunitario, che li riconosce erroneamente come minacce e scatena una risposta infiammatoria.

Quando sospettare un’allergia?

Se un bambino manifesta sintomi respiratori o oculari che persistono per settimane e si aggravano in particolari periodi dell’anno, è opportuno consultare uno specialista. L’indicazione a eseguire un test allergologico nei bambini deve sempre derivare da una valutazione specialistica pediatrica o allergologica. I seguenti segnali possono suggerire la necessità di un approfondimento:

Starnuti frequenti, soprattutto all’aperto o al risveglio
Congestione e prurito nasale
Tosse persistente senza febbre
Prurito e arrossamento agli occhi, con lacrimazione abbondante
Respiro sibilante o affanno dopo l’esposizione a determinati ambienti
Disturbi del sonno dovuti a difficoltà respiratorie

Molti genitori potrebbero non riconoscere subito questi sintomi come segni di un’allergia, pensando che si tratti di un comune raffreddore. Tuttavia, se i disturbi si ripresentano ciclicamente nello stesso periodo dell’anno o persistono più a lungo del normale, è importante sottoporre il bambino a un controllo specialistico.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi delle allergie stagionali si basa su una combinazione di anamnesi dettagliata, esame obiettivo e test allergologici specifici. I test più comuni includono:

📌 Skin Prick Test – Applicazione di piccole quantità di allergeni sulla pelle per osservare eventuali reazioni locali.
📌 Esami del sangue (IgE specifiche) – Misurazione della risposta immunitaria agli allergeni sospetti.
 

Questi esami permettono di individuare con precisione la causa dell’allergia e di adottare una strategia terapeutica mirata.

Strategie per prevenire e gestire le allergie stagionali nei bambini

Oltre ai trattamenti farmacologici prescritti dal pediatra o dall’allergologo, esistono diverse strategie per ridurre l’esposizione ai pollini e alleviare i sintomi:

Conoscere il calendario pollinico – Identificare le piante responsabili dell’allergia e monitorare i periodi di massima esposizione.
Limitare l’esposizione ai pollini – Evitare di trascorrere molto tempo all’aperto nelle giornate più ventose e secche, quando la concentrazione di pollini è più alta.
Proteggere gli ambienti chiusi – Tenere le finestre chiuse durante la stagione dei pollini e utilizzare purificatori d’aria.
Modificare alcune abitudini quotidiane – Dopo essere stati all’aperto, è utile fare la doccia e lavare i capelli per rimuovere i pollini accumulati. Evitare di stendere i vestiti all’aperto.
Adottare precauzioni negli spostamenti – Viaggiare in auto con i finestrini chiusi e con filtri antipolline può aiutare a ridurre i sintomi.
Valutare soggiorni in ambienti meno allergenici – Trascorrere alcuni giorni in località marine o in montagna può ridurre i disturbi.
Utilizzare dispositivi di protezione – Le mascherine antiallergiche sono un valido aiuto nelle giornate di forte impollinazione.
Seguire la terapia prescritta – Gli antistaminici, i corticosteroidi nasali o altri trattamenti devono essere assunti con costanza per un controllo efficace dei sintomi.

Consigli pratici per bambini allergici ai pollini

Nei casi più severi, è fondamentale adottare ulteriori accorgimenti:

Evitare i parchi e i prati nelle giornate di alta concentrazione pollinica.
Non andare in bicicletta o motorino senza protezioni, i pollini si accumulano nei capelli e sui vestiti.
Usare occhiali da sole per proteggere gli occhi dall’irritazione.
In casa, utilizzare filtri per l’aria e lavare frequentemente lenzuola e abiti.
Programmare attività all’aperto nelle ore meno rischiose, preferibilmente al mattino presto o dopo la pioggia.
Consultare un allergologo per valutare l’immunoterapia specifica, che può ridurre l’intensità delle reazioni allergiche nel lungo termine.

Adottando queste strategie, si può migliorare notevolmente la qualità della vita del bambino e permettergli di affrontare la stagione primaverile con maggiore serenità.

Conclusione

Le allergie stagionali possono essere fastidiose e influire sulla qualità della vita del bambino, ma con una diagnosi precoce e una corretta gestione, è possibile ridurre significativamente i sintomi e migliorare il benessere quotidiano. Rivolgersi a uno specialista permette di individuare le migliori strategie di prevenzione e trattamento, garantendo un controllo ottimale della condizione allergica.

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