A cura del Dott. Fabio Zannoni, gastroenterologo presso l’Aventino Medical Group, Roma
Introduzione
Il microbioma intestinale è un ecosistema complesso di miliardi di batteri e altri microrganismi che vivono nel nostro tratto gastrointestinale. Questo universo microscopico svolge un ruolo cruciale nella digestione, nella sintesi di vitamine e nel mantenimento dell’equilibrio del sistema immunitario. Secondo gli ultimi studi, un microbioma sano favorisce la biodiversità microbica, riducendo il rischio di disbiosi e prevenendo disturbi gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e le malattie infiammatorie intestinali.

Il ruolo chiave del microbioma nella salute digestiva
Un intestino sano non è solo una questione di buona digestione, ma anche di salute generale. Il microbioma intestinale svolge numerose funzioni essenziali:
● Digestione e assorbimento dei nutrienti: aiuta a scomporre le fibre e a produrre acidi grassi a catena corta, fondamentali per l’energia e il metabolismo.
● Sintesi di vitamine: alcune specie batteriche producono vitamina K e vitamine del gruppo B, essenziali per molte funzioni biologiche.
● Regolazione del sistema immunitario: circa il 70% delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, dove il microbioma svolge un ruolo cruciale nella modulazione delle risposte immunitarie.
● Protezione contro i patogeni: una flora intestinale equilibrata funge da barriera contro batteri nocivi e agenti infettivi.
● Influenza sulla salute mentale: l’asse intestino-cervello regola aspetti cognitivi ed emotivi, influenzando ansia, depressione e stress.
Disbiosi intestinale: sintomi e conseguenze
Il 70% delle cellule immunitarie si trova nell’intestino. Il microbioma agisce come una vera e propria barriera contro gli agenti patogeni che vengono a contatto col nostro apparato digerente. Il microbioma stimola costantemente la risposta immunitaria permettendo che tolleri la presenza dei suoi microrganismi, riconoscendoli come alleati non dannosi.
La disbiosi intestinale si verifica quando l’equilibrio tra i batteri buoni e quelli patogeni viene alterato. Le cause più comuni includono alimentazione scorretta, stress, abuso di antibiotici e sedentarietà. Alcuni segnali tipici di un microbioma squilibrato sono:
● Gonfiore addominale e gas
● Diarrea o stitichezza cronica
● Malassorbimento dei nutrienti e affaticamento
● Dolori addominali ricorrenti
● Disturbi dell’umore e ansia
Un microbioma alterato è associato a condizioni patologiche come sindrome dell’intestino irritabile (IBS), morbo di Crohn, colite ulcerosa, obesità e diabete di tipo 2.
Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (IBD) – insieme alla sindrome dell’intestino irritabile e all’enterocolite infettiva o l’intolleranza ai cibi allergizzanti – sono state associate ad alterazioni del microbioma, un’aumentata permeabilità intestinale e una minore diversità delle relative specie microbiche. Questi fenomeni sono provocati da alterazioni sia genetiche sia del microbioma.
Gli inibitori di pompa protonica o PPI, classe di farmaci tra le più usate nel trattamento di patologie e disturbi legati al reflusso gastroesofageo e/o all’eccesso di produzione di acidi gastrici, alterano il microbioma orale, oltre che quello intestinale.

Come migliorare e mantenere un microbioma intestinale sano
Un’adeguata alimentazione e stile di vita sono fondamentali per garantire un microbioma equilibrato. Ecco alcune strategie efficaci:
🔹 Seguire una dieta ricca di fibre prebiotiche
Alcuni alimenti favoriscono la crescita di batteri benefici, tra cui:
● Prebiotici: presenti in aglio, cipolla, porri, asparagi, banana e legumi.
● Probiotici: yogurt, kefir, miso, kimchi e crauti fermentati.
● Polifenoli: contenuti in tè verde, cacao, mirtilli e olio d’oliva, promuovono la diversità microbica.

Evitare alimenti ultraprocessati
Zuccheri raffinati, dolcificanti artificiali e grassi trans favoriscono la proliferazione di batteri dannosi, alterando l’equilibrio intestinale.
Praticare attività fisica regolare
L’esercizio fisico moderato contribuisce alla biodiversità del microbioma
Limitare l’uso di antibiotici non necessari
L’abuso di antibiotici distrugge la flora intestinale benefica. Se necessario, dopo una terapia antibiotica è utile integrare la dieta con probiotici.
Microbioma intestinale e altre specializzazioni mediche
Il microbioma non influisce solo sulla digestione, ma interagisce con molte altre aree della medicina:
● Gastroenterologia: IBS, malattia di Crohn, colite ulcerosa.
● Immunologia: risposta immunitaria, malattie autoimmuni.
● Endocrinologia: obesità, diabete e sindrome metabolica.
● Neurologia e salute mentale: ansia, depressione e stress cronico.
Come può essere diagnosticata la disbiosi?
Prima di tutto vanno presi con attenzione i sintomi riferiti dal paziente.
Poi vanno valutati gli esami ematochimici e delle feci ,eventualmente con test piu’ specifici per l’infiammazione e test per la celiachia.
L’esame ecografico delle anse intestinali e la Entero RMN permettono una valutazione molto attendibile dell’ intestino, necessitando pero’ di un operatore specializzato in tale tipo di procedure.
La colonscopia permette poi eventualmente di osservare e se necessario bioptizzare la mucosa del colon e di individuare ed asportare eventuali polipi adenomatosi riconosciuti come lesioni precancerose.
Domande frequenti (FAQ) sul microbioma intestinale
Quali sono i segnali di un microbioma in equilibrio?
Un intestino sano si manifesta con una digestione regolare, assenza di gonfiore e buona qualità del sonno.
Quali alimenti danneggiano il microbioma?
Alimenti processati, zuccheri raffinati e dolcificanti artificiali possono alterare la flora intestinale.
I probiotici sono davvero efficaci?
Sì, ma devono essere assunti con ceppi specifici adatti alle esigenze individuali. È sempre consigliabile consultare uno specialista.
Quanto tempo ci vuole per riequilibrare il microbioma?
I miglioramenti possono essere visibili dopo 2-4 settimane di cambiamenti nello stile di vita.

Conclusione
Mantenere un microbioma intestinale sano è fondamentale per la salute digestiva e generale. Attraverso una dieta equilibrata, attività fisica regolare e una corretta gestione dello stress, possiamo migliorare la nostra salute intestinale e prevenire numerose patologie. Presso l’Aventino Medical Group a Roma, il nostro team di gastroenterologi offre visite specialistiche in sede, da remoto e a domicilio per garantire un’assistenza personalizzata e completa.
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