Il vaccino antinfluenzale: perché farlo, quale tipo scegliere e cosa devi sapere

Febbraio 2025, articolo a cura del Prof. Guido Castelli Gattinara, infettivologo e pediatra presso l’Aventino Medical Group.

Il vaccino antinfluenzale è una delle migliori strategie per prevenire l’influenza e le sue complicazioni. Non solo protegge la tua salute, ma riduce anche la diffusione del virus nella comunità, salvaguardando le persone più fragili e i propri familiari.
Scopri perché è importante, chi dovrebbe vaccinarsi, i tipi di vaccino disponibili, le potenziali complicazioni e sfatiamo i miti più comuni.


Perché il vaccino antinfluenzale è importante?

L’influenza non è una semplice febbre: ogni anno causa milioni di casi in tutto il mondo e può portare a complicazioni gravi, in alcuni casi mortali.
Ecco perché il vaccino è essenziale:

  • ✅ Riduce il rischio personale di forme gravi di malattia.
  • ✅ Protegge le persone fragili.
  • ✅ Aiuta a prevenire complicazioni come polmoniti o insufficienza respiratoria.
  • ✅ Contribuisce a ridurre il sovraccarico dei sistemi sanitari.

Come funziona il vaccino?

Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro i ceppi influenzali più comuni della specifica stagione. Sebbene non garantisca una protezione totale, riduce la gravità della malattia e il rischio di complicazioni.


Chi dovrebbe fare il vaccino antinfluenzale?

Categorie prioritarie per la vaccinazione:

  • 👶 Bambini dai 6 mesi in su (RACCOMANDATO)
    Hanno un sistema immunitario meno sviluppato, sono più soggetti a complicazioni vivono in comunità a stretto contatto per cui si ammalano più facilmente.
  • 👵 Anziani (oltre i 65 anni) (RACCOMANDATO)
    Con l’età, il sistema immunitario si indebolisce, aumentando il rischio di manifestazioni cliniche gravi e complicanze della influenza.
  • 💉 Persone con patologie croniche (RACCOMANDATO)
    Chi soffre di diabete, malattie cardiovascolari, asma malattie autoimmuni o altre condizioni croniche è a maggior rischio di complicazioni influenzali.
  • 🤰 Donne in gravidanza (RACCOMANDATO)
    Protegge sia la madre che il neonato nei primi mesi di vita, quando il sistema immunitario del bambino è ancora immaturo.
  • 👨⚕️ Operatori sanitari e caregiver
    Essendo a stretto contatto con persone fragili, vaccinarsi è un atto di responsabilità per prevenire la diffusione del virus. Anche infezioni clinicamente non manifeste possono contagiare pazienti e familiari.
  • 🏢 Lavoratori e studenti
    Ambienti affollati, come scuole, uffici e mezzi pubblici, aumentano il rischio di contagio.

Quali tipi di vaccino antinfluenzale esistono?

  1. 💉 Vaccino inattivato (IIV)
    Contiene virus uccisi e viene somministrato per via intramuscolare. Adatto a bambini dai 6 mesi di età e adulti.
  2. Vaccino adiuvato (aIIV)
    Include un adiuvante che potenzia la risposta immunitaria. Viene raccomandato agli adulti sopra i 50 anni e per gli anziani.
  3. 🔬 Vaccino a subunità o split
    Contiene frammenti del virus, riducendo il rischio di reazioni avverse. Indicato per tutti dai 6 mesi di età, anche per le donne in gravidanza, i pazienti cronici e/o per chi ha un sistema immunitario compromesso.
    Alcuni tipi di vaccino (a subunità e coltivati su fibroblasti umani) riducono la possibilità di reazioni allergiche rare ed è indicato in bambini dai 24 mesi e adulti.
  4. 👃 Vaccino intranasale (LAIV)
    Contiene virus vivi attenuati e viene somministrato tramite spray nasale. Indicato per bambini e adolescenti dai 24 mesi ai 18 anni di età (non per donne in gravidanza o persone con patologie croniche).
  5. 🛡️ Vaccino quadrivalente
    Protegge contro quattro ceppi influenzali (due A e due B) identificati come i principali ceppi circolanti nella stagione, garantendo una copertura ampia. Quasi tutti i vaccini attuali sono quadrivalenti.

Il medico ti aiuterà a scegliere il vaccino più adatto in base alla tua età e condizione di salute.