A cura del Dott. Daniele Caviglia, Ortopedico presso l’Aventino Medical Group, Roma
Bellezza e pericolo: il paradosso del movimento a Roma
“Roma è splendida e insidiosa,” avverte il Dott. Daniele Caviglia. Camminare per la città eterna può essere tanto benefico quanto rischioso, se non si adottano precauzioni mirate. Sampietrini sconnessi, marciapiedi irregolari, salite improvvise e discese ripide mettono a dura prova le articolazioni e l’equilibrio. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, il 28% degli infortuni ortopedici urbani è legato a cadute su pavimentazioni non regolari. Per chi si muove a piedi o in bicicletta, l’attenzione al contesto urbano è parte integrante dell’attività fisica.

Prevenzione articolare: cosa considerare prima di mettersi in cammino
L’apparato muscolo-scheletrico ha bisogno di una preparazione adeguata, soprattutto se esposto a superfici irregolari o pendenze elevate. È importante eseguire esercizi di riscaldamento, stretching e rinforzo muscolare, in particolare per caviglie, ginocchia e schiena. L’uso di scarpe con suola flessibile ma antiscivolo riduce sensibilmente il rischio di distorsioni e scivolate. L’American Academy of Orthopaedic Surgeons consiglia di scegliere percorsi con pendenze moderate e fondo compatto per le sessioni di camminata urbana. A Roma, itinerari come il Parco della Caffarella o l’Appia Antica offrono superfici più omogenee e meno stressanti per le articolazioni.

Attenzione alla postura e all’equilibrio
Muoversi su terreni difficili come i sampietrini richiede un controllo posturale maggiore. I muscoli del core (addominali profondi, obliqui, lombari) sono fondamentali per mantenere stabilità e prevenire traumi da compensazione. L’uso di bastoncini da camminata può migliorare l’equilibrio e ridurre il carico sulle ginocchia. Anche l’attenzione visiva gioca un ruolo cruciale: guardare a qualche metro davanti a sé, piuttosto che ai propri piedi, permette di anticipare ostacoli e reagire in tempo. La camminata, per essere sicura, deve essere guidata tanto dalla consapevolezza quanto dall’abitudine.

Percorsi consigliati per allenarsi senza rischi
Non tutti gli itinerari romani sono adatti a chi ha fragilità articolari o è in fase di riabilitazione. Evitare salite come quella del Gianicolo o le scale del Campidoglio nei primi periodi di allenamento può prevenire sovraccarichi e infiammazioni. Preferire percorsi pianeggianti o leggermente ondulati permette di mantenere la frequenza cardiaca nel range desiderato senza compromettere la biomeccanica del passo. Il Circo Massimo, con il suo ampio spazio e terreno regolare, o il Lungotevere, con marciapiedi larghi e controllabili, sono ottimi punti di partenza.

Conclusione
Muoversi a Roma è un’esperienza unica, ma richiede consapevolezza. Con alcune accortezze – come una buona preparazione muscolare, la scelta di calzature adeguate e la selezione dei percorsi più adatti – è possibile beneficiare del movimento senza esporsi a rischi inutili. La prevenzione ortopedica inizia da piccoli gesti quotidiani: ascoltare il proprio corpo, conoscere i propri limiti e muoversi con intelligenza.

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