A cura del Dott. Alberto Caggiati, Chirurgo Vascolare – Aventino Medical Group, Roma
Perché le gambe si gonfiano in viaggio
Gonfiore, formicolii, senso di pesantezza: dopo un lungo volo o un viaggio in treno o auto, molte persone notano che le caviglie sono gonfie, a volte segnate dal bordo del calzino.
Il motivo è semplice: restare seduti a lungo rallenta il ritorno venoso, cioè il flusso del sangue dalle gambe verso il cuore. La gravità accentua questo fenomeno, soprattutto se si indossano abiti stretti o si tengono le gambe incrociate a lungo.

Giovani o meno giovani: chi è a rischio?
Non è necessario avere una diagnosi di insufficienza venosa per avvertire pesantezza e gonfiore alle gambe dopo un viaggio. Anche persone giovani e in buona salute possono sperimentare questi sintomi, soprattutto dopo voli intercontinentali.
Chi presenta fattori di rischio aggiuntivi – come familiarità per varici, uso di contraccettivi orali, fumo o disturbi della coagulazione – dovrebbe prestare particolare attenzione. In alcuni casi, può svilupparsi una trombosi venosa profonda, una complicanza seria ma prevenibile.

I consigli utili per prevenire
Durante un viaggio lungo, è utile adottare alcune semplici precauzioni:
- Bere acqua regolarmente, evitando alcol e caffeina
- Alzarsi ogni ora e fare qualche passo, se possibile
- Muovere piedi e polpacci anche da seduti, simulando un movimento di pompaggio
- Indossare calze elastiche graduate, da scegliere con attenzione
Le calze più indicate sono a compressione decrescente (classe I o II), con maggiore pressione alla caviglia e minore verso la coscia. Vanno indossate prima della partenza e tolte solo dopo l’arrivo. È fondamentale scegliere la taglia corretta e il modello più adatto con il supporto di un medico, evitando il fai-da-te.

Quando fare una valutazione specialistica
Se, anche dopo un breve spostamento, le gambe si gonfiano con frequenza o risultano dolenti, è consigliabile eseguire una valutazione specialistica. Un esame ecocolordoppler consente di escludere patologie venose più serie e di impostare un percorso personalizzato di prevenzione e trattamento.
Viaggiare non dovrebbe mai compromettere la salute delle gambe: con poche e semplici misure, è possibile arrivare a destinazione leggeri… e ripartire in forma.

Non solo gonfiore da viaggio: le diagnosi possibili
Il gonfiore alle gambe può avere cause vascolari molto diverse, e non sempre è legato a un lungo viaggio. Una corretta valutazione permette di distinguere tra condizioni più comuni e forme potenzialmente più gravi.
- Insufficienza venosa cronica: è la causa più frequente. Si manifesta con senso di pesantezza, gonfiore serale, crampi notturni e, nei casi più avanzati, vene varicose visibili.
- Flebite superficiale: infiammazione di una vena sottocutanea, spesso dolorosa, talvolta associata a un cordoncino arrossato e caldo lungo il decorso venoso.
- Linfedema: gonfiore persistente, tipicamente non doloroso, dovuto all’accumulo di linfa. Può essere primario (congenito) o secondario (post-chirurgico, post-infettivo).
- Trombosi venosa profonda (TVP): la forma più grave, può causare gonfiore asimmetrico, arto dolente, caldo e teso. È una condizione urgente che richiede diagnosi e trattamento immediati per prevenire complicanze come l’embolia polmonare.
Per identificare correttamente l’origine del gonfiore e impostare un trattamento adeguato, è fondamentale eseguire una visita specialistica e, se necessario, un ecocolordoppler venoso.

Ascolta i segnali del corpo, affidati a chi li sa leggere
Un gonfiore persistente o ricorrente non è mai da sottovalutare. Se noti cambiamenti nella circolazione o sintomi insoliti, prenota una visita: la prevenzione è il modo più semplice per tutelare la salute.
Chirurgia Vascolare – Aventino Medical Group