Nome dell'autore: aventino

Il Vaccino Antinfluenzale: Perché Farlo, Quale Tipo Scegliere e Cosa Devi Sapere
News

Il vaccino antinfluenzale: perché farlo, quale tipo scegliere e cosa devi sapere

Febbraio 2025, articolo a cura del Prof. Guido Castelli Gattinara, infettivologo e pediatra presso l’Aventino Medical Group. Il vaccino antinfluenzale è una delle migliori strategie per prevenire l’influenza e le sue complicazioni. Non solo protegge la tua salute, ma riduce anche la diffusione del virus nella comunità, salvaguardando le persone più fragili e i propri familiari.Scopri perché è importante, chi dovrebbe vaccinarsi, i tipi di vaccino disponibili, le potenziali complicazioni e sfatiamo i miti più comuni. Perché il vaccino antinfluenzale è importante? L’influenza non è una semplice febbre: ogni anno causa milioni di casi in tutto il mondo e può portare a complicazioni gravi, in alcuni casi mortali.Ecco perché il vaccino è essenziale: Come funziona il vaccino? Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro i ceppi influenzali più comuni della specifica stagione. Sebbene non garantisca una protezione totale, riduce la gravità della malattia e il rischio di complicazioni. Chi dovrebbe fare il vaccino antinfluenzale? Categorie prioritarie per la vaccinazione: Quali tipi di vaccino antinfluenzale esistono? Il medico ti aiuterà a scegliere il vaccino più adatto in base alla tua età e condizione di salute.

Affrontare il senso di colpa dopo le abbuffate delle festività
News

Affrontare il senso di colpa dopo le abbuffate delle festività

Gennaio 2025 – Corinne Perisse, Psicoterapeuta Le feste: un mix di gioia e senso di colpa Le festività, con la loro atmosfera di convivialità e abbondanza, possono spesso lasciare spazio a un senso di colpa dopo aver esagerato a tavola. Questo sentimento, comune a molti, può trasformarsi in un’opportunità per riflettere e comprendere meglio noi stessi, piuttosto che diventare un peso difficile da sopportare. Dove si manifesta il senso di colpa? Quando provi senso di colpa dopo aver mangiato troppo, fermati un momento per riflettere: Queste sono solo alcune delle domande che possiamo esplorare insieme in un percorso terapeutico. L’obiettivo non sarà solo comprendere il senso di colpa, ma anche aiutarti a liberarti da ciò che ti trattiene, sviluppando nuove consapevolezze e prendendo decisioni più autentiche. Scoprire ciò che c’è dietro il senso di colpa Potresti rimanere sorpreso da quanto una semplice emozione possa rivelare aspetti profondi della tua vita. Durante le sedute, utilizzo strumenti come l’Analisi Transazionale, che ci permettono di parlare un linguaggio comune e lavorare insieme sulle credenze limitanti che ostacolano la tua libertà. I copioni che influenzano il nostro comportamento Molti comportamenti durante le festività sono guidati da copioni inconsci, che condizionano le nostre azioni: Riconoscere questi schemi automatici è il primo passo per chiederti: Superare i limiti personali Una volta identificati questi automatismi, prenditi del tempo per riflettere: Queste riflessioni rappresentano un esempio del lavoro che possiamo fare insieme in psicoterapia. È uno spazio sicuro dove puoi riscoprire te stesso, superare le barriere personali e ritrovare un equilibrio autentico. Prenditi un momento per te stesso La psicoterapia è un momento di ascolto e crescita, un’opportunità per mettere da parte i copioni che ci trattengono e aprirci a nuove prospettive. Puoi riscoprire il tuo potenziale e iniziare a vivere in modo più libero e consapevole. Prenditi cura di te e del tuo benessere: sarò felice di accoglierti per un appuntamento, in italiano o in francese, per accompagnarti nel percorso verso l’equilibrio e la serenità. Per prenotare un appuntamento con me, Corinne Perisse, psicoterapeuta presso l’Aventino Medical Group, e iniziare il tuo percorso verso un maggiore equilibrio, clicca qui: Prenota un appuntamento

Come rimettersi in forma dopo le feste
News

Come rimettersi in forma dopo le feste

Gennaio 2025 – Prof.ssa Manon KhazraiProfessore Associato di Scienza dell’Alimentazione e delle Tecniche Dietetiche ApplicateFacoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One HealthUniversità Campus Bio-Medico di Roma Le festività ci regalano momenti indimenticabili, ma anche qualche chilo di troppo! Tra pranzi e cene abbondanti e dolci irresistibili, è facile sentirsi un po’ appesantiti. Ma niente paura! Tornare in forma può essere più semplice e piacevole di quanto pensi. Ecco 8 consigli pratici per ripartire con leggerezza e consapevolezza: 1. Verdure a volontà! Le verdure non solo colorano i tuoi piatti, ma sono anche una miniera di vitamine, fibre e minerali. Ti aiutano a sentirti sazio con poche calorie e favoriscono la digestione. Fai in modo che non manchino mai nei tuoi pasti quotidiani. 2. Frutta di stagione, il tuo alleato naturale Scegli agrumi come arance e mandarini, consumandoli interi (non spremuti!) per godere appieno della vitamina C e delle fibre che prolungano il senso di sazietà. 3. Non saltare i pasti Saltare i pasti non è mai una buona idea: rischi solo di scatenare una fame incontrollata e abbuffarti al pasto successivo. Scegli alimenti nutrienti e bilanciati per mantenere l’energia stabile durante la giornata. 4. Riduci i grassi saturi Limita insaccati, formaggi stagionati e cibi ricchi di grassi saturi. Questi alimenti appesantiscono l’organismo e non favoriscono il ritorno alla forma fisica desiderata. 5. Attività fisica regolare Bastano 30 minuti di camminata al giorno o tre sessioni settimanali di 50 minuti per fare la differenza. Scegli un’attività che ti piace, come ballare, passeggiare o andare in bicicletta: l’importante è muoversi! 6. Concediti uno sgarro consapevole Una volta a settimana, scegli un pasto libero senza sensi di colpa. Goditi il momento con moderazione e torna subito alle tue buone abitudini. Questo approccio ti aiuterà a mantenere la motivazione senza vivere la dieta come una continua rinuncia. 7. Mangia con consapevolezza Presta attenzione alle porzioni, mastica lentamente e ascolta il tuo corpo. Quando ti senti sazio, fermati. Mangiare in modo consapevole ti permette di gustare davvero i sapori ed evitare gli eccessi. 8. Piccoli passi, grandi risultati Bere più acqua, muoversi un po’ di più e prendersi cura di sé ogni giorno sono abitudini semplici ma potenti. Non serve strafare: basta iniziare! Vuoi adattare la tua alimentazione alla tua situazione clinica? Sono qui per aiutarti a analizzare la tua dieta e offrirti un supporto personalizzato.Prenota un appuntamento presso l’Aventino Medical Group e raggiungi i tuoi obiettivi di salute. 👉 Prenota la tua consulenza qui

Proteggi i tuoi reni dagli eccessi alimentari
News

Proteggi i tuoi reni: gli effetti degli eccessi alimentari, dell’alcol e della scarsa idratazione spiegati da un esperto

Gennaio 2025 – Dr. Stefano Picca, Nefrologo Durante le feste o le serate con gli amici, è facile lasciarsi andare a qualche eccesso alimentare o a un bicchiere di troppo. Sebbene un episodio occasionale possa sembrare innocuo, è importante capire come questi comportamenti possano influenzare la salute dei nostri reni, soprattutto se ripetuti nel tempo. La funzione dei reni I reni sono organi vitali che filtrano il sangue, eliminano le tossine, regolano i liquidi corporei e mantengono l’equilibrio di sostanze necessarie alla vita come glucosio, proteine, minerali come sodio, potassio, calcio o fosforo. Tuttavia, un eccessivo consumo di cibi ricchi di sale, grassi o proteine, o un abuso di alcol, possono alterare la funzione renale anche in modo irreversibile (Malattia Renale Cronica – MRC) e, nei casi più gravi, condurre alla dialisi o al trapianto renale. Nella prevenzione di questi possibili danni, l’acqua gioca un ruolo fondamentale. Quello che mangiamo influenza la funzione renale? Sì.Studi a lungo termine mostrano che carne rossa, carne lavorata, formaggi ad alto contenuto di grassi e bevande dolcificate aumentano il rischio di sviluppare MRC, mentre latticini, verdure e legumi lo riducono. La dieta DASH e la dieta Mediterranea, ricche di frutta, verdura e cereali integrali, si sono dimostrate utili nella prevenzione della MRC (1). Quanta acqua beviamo influenza la funzione renale? Sì.Bere poco causa disidratazione, una condizione associata a gravi patologie, soprattutto negli anziani, come infezioni urinarie, calcolosi renale, ictus e infarto. Negli anziani, la ridotta percezione della sete e fattori socio-ambientali come isolamento o imbarazzo possono aggravare il rischio (2). L’alcol può danneggiare i reni? Sì.Un consumo eccessivo di alcol provoca disidratazione e ipertensione, due fattori che danneggiano gravemente i reni. L’ipertensione è, infatti, una delle cause principali di dialisi e trapianto renale (3). Come proteggere la salute dei reni La prevenzione è fondamentale. Ecco i consigli della Società Italiana di Nefrologia (4): Conclusione Prendersi cura dei reni significa prendersi cura della propria salute generale. Se hai domande o desideri approfondire il tuo stato di salute, sarò felice di accoglierti per una consulenza. Prenota un appuntamento con me, Dr. Stefano Picca, nefrologo presso l’Aventino Medical Group. Insieme, possiamo lavorare per proteggere la salute dei tuoi reni. Riferimenti

Il tuo cuore e gli eccessi cosa devi sapere
News

Il tuo cuore e gli eccessi: cosa devi sapere

Gennaio 2025 – Dr. Andrea Bezzeccheri, Cardiologo Gli eccessi alimentari e il consumo non regolato di alcol non sono semplici sgarri delle abitudini quotidiane: possono influire profondamente sulla salute cardiovascolare, aumentando il rischio di patologie gravi o aggravando condizioni già esistenti. Gli effetti dell’alimentazione sulla salute cardiovascolare Una dieta non equilibrata, attraverso complessi meccanismi neuro-ormonali e infiammatori, può compromettere il cuore e i vasi sanguigni. Tra le conseguenze più comuni troviamo: Ipertensione arteriosa L’ipertensione è un fattore di rischio primario per infarto, ictus, malattie dei vasi periferici e scompenso cardiaco. Dislipidemia e aterosclerosi Cibi ricchi di grassi saturi e trans, come quelli fritti e processati, aumentano il colesterolo LDL (“cattivo”).L’accumulo di LDL ossidato forma placche aterosclerotiche, riducendo il calibro dei vasi e il flusso sanguigno. Insulino-resistenza e diabete Zuccheri semplici e carboidrati raffinati alzano i livelli di glucosio e favoriscono la resistenza all’insulina.Il diabete è strettamente legato alle malattie cardiovascolari, aumentando il rischio di infarti e ictus. L’impatto del consumo eccessivo di alcol sul cuore Un’assunzione regolare ed eccessiva di alcol può compromettere il sistema cardiovascolare, portando a: Cardiomiopatia alcolica L’alcol può danneggiare il muscolo cardiaco, causando una ridotta capacità di pompare sangue e portando a scompenso cardiaco. Aritmie Anche un singolo episodio di abuso alcolico può scatenare aritmie come la fibrillazione atriale, aumentando il rischio di ictus o scompenso cardiaco. Ipertensione arteriosa L’alcol alza la pressione arteriosa, amplificando il rischio di eventi cardiovascolari. Infiammazione e danni vascolari Provoca infiammazione sistemica e accelera l’aterosclerosi, aumentando il rischio di malattia coronarica. Come gli eccessi peggiorano patologie cardiache preesistenti Per chi soffre di patologie cardiovascolari, gli eccessi alimentari e alcolici possono aggravare la situazione:Scompenso cardiaco: l’accumulo di liquidi o aritmie peggiora sintomi come dispnea, edemi e palpitazioni.Malattia coronarica: l’assunzione di grassi e alcol aumenta il rischio di recidive ischemiche.Fibrillazione atriale: l’alcol può scatenare episodi aritmici con frequenza cardiaca incontrollata. Strategie per proteggere il cuore dagli eccessi La prevenzione è la chiave per ridurre il rischio cardiovascolare. Ecco alcune strategie pratiche: Attività fisica regolare Pratica 150-300 minuti di attività aerobica a settimana, con due sessioni di resistenza.Migliora pressione, colesterolo HDL e controllo glicemico, riducendo infiammazione e stress ossidativo. Alimentazione equilibrata Limita il sale a meno di 5 grammi al giorno.Scegli alimenti freschi, cereali integrali, legumi e grassi sani come olio d’oliva e frutta secca.Evita carni rosse, fritti e zuccheri raffinati. Moderazione nel consumo di alcol Non superare i 100 g di alcol settimanali (circa 8 bicchieri di vino).Prediligi l’acqua come fonte principale di idratazione. Controlli regolari Monitora pressione, colesterolo e glicemia.Effettua controlli cardiologici periodici, soprattutto se hai fattori di rischio. Conclusione Gli eccessi alimentari e alcolici possono avere gravi conseguenze sul cuore. Conoscere i rischi e adottare uno stile di vita sano è fondamentale per preservare la salute cardiovascolare e migliorare la qualità della vita.Per una valutazione approfondita o consigli personalizzati, sarò lieto di accoglierti nel mio studio. Prenota il tuo appuntamento con me, Dr. Andrea Bezzeccheri, cardiologo presso l’Aventino Medical Group e insieme troveremo la strada migliore per prenderti cura del tuo cuore.

come influisce l'eccesso di cibo sul metabolismo
News

Come influisce l’eccesso di cibo sul metabolismo?

Gennaio 2025 – Dr. Alessio Maiorino, Endocrinologo Le festività sono sinonimo di divertimento e convivialità, ma spesso portano con sé il rischio di eccedere con carboidrati complessi (come pasta, pane e riso) e zuccheri semplici. Questi comportamenti alimentari non solo mettono sotto stress l’organismo, ma influenzano profondamente le ghiandole endocrine, responsabili del corretto funzionamento del metabolismo. Scopriamo insieme come reagisce il nostro corpo. Qual è il ruolo delle ghiandole endocrine quando si mangia troppo? Quando consumiamo quantità eccessive di cibo, specialmente carboidrati complessi e zuccheri, il nostro sistema endocrino si attiva attraverso una serie di risposte ormonali. Ogni ghiandola coinvolta svolge un ruolo unico ma interconnesso. 1. Pancreas: Il regolatore dello zucchero nel sangue Il pancreas ha un ruolo centrale sia nell’assorbimento dei carboidrati, lipidi e proteine per la sua componente esocrina (che produce gli enzimi digestivi) sia nella gestione dei livelli di glucosio nel sangue per la sua componente endocrina. 2. Ipotalamo: Fame e sazietà sotto pressione L’ipotalamo, situato nel cervello, regola i segnali di fame e sazietà grazie a ormoni come leptina e grelina. 3. Ghiandole surrenali: La risposta allo stress metabolico Le ghiandole surrenali rilasciano cortisolo, noto come “ormone dello stress”. 4. Tiroide: Il cuore del metabolismo basale Gli ormoni tiroidei T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina) regolano il metabolismo basale. Che cos’è l’ipoglicemia reattiva? Dopo un pasto ricco di zuccheri raffinati, l’elevata produzione di insulina può provocare un calo rapido della glicemia anche a distanza di due-tre ore, noto come ipoglicemia reattiva.Questa condizione si manifesta con sintomi quali: Come proteggere il sistema endocrino? Per limitare gli effetti negativi dell’eccesso alimentare, è fondamentale adottare strategie che supportino il corretto funzionamento delle ghiandole endocrine: Quando è il momento di consultare un endocrinologo? Se manifesti sintomi persistenti come: È importante rivolgersi a un endocrinologo. Gli squilibri endocrini possono influire significativamente sulla qualità della vita, ma un approccio medico tempestivo può aiutarti a ritrovare l’equilibrio. Conclusione Ricorda: abitudini alimentari consapevoli e attenzione ai segnali del tuo corpo sono essenziali per mantenere un metabolismo sano, non solo durante le festività ma tutto l’anno. Per ulteriori informazioni o per ricevere consigli personalizzati, sarò lieto di accoglierti presso l’Aventino Medical Group. Prenota il tuo appuntamento qui: insieme, troveremo le soluzioni migliori per prenderti cura della tua salute.