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Inverno senza malanni strategie per affrontare la stagione fredda in salute con un occhio alle malattie croniche
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Inverno senza malanni: strategie per affrontare la stagione fredda in salute con un occhio alle malattie croniche

Articolo a cura del Dott. Alessandro Cristaudo, specialista in Medicina Interna L’inverno è una stagione che può mettere a dura prova la salute, sia per chi convive con malattie croniche come diabete, cardiopatie o tumori, sia per chi, in generale, è più vulnerabile alle infezioni respiratorie tipiche di questo periodo. Raffreddori, influenze e altre patologie stagionali possono complicare queste condizioni preesistenti e mettere k.o. anche le persone in buona salute, ma con strategie mirate e buone pratiche è possibile affrontare i mesi più freddi con serenità. Terapie e controllo regolare Per chi vive con malattie croniche, assumere regolarmente le terapie è il primo passo per affrontare l’inverno in salute. Monitorare parametri come glicemia, pressione arteriosa o funzione tiroidea aiuta a prevenire complicazioni. Ad esempio, chi soffre di diabete deve prestare attenzione a non trascurare le dosi di insulina o altri farmaci, poiché un’infezione stagionale può alterare i livelli di zucchero nel sangue. Per ulteriori approfondimenti e consigli personalizzati sulla gestione delle malattie endocrine, è possibile consultare la sezione dedicata all’ endocrinologia del nostro sito. Prevenzione delle infezioni Le infezioni respiratorie sono più comuni in inverno e possono colpire tutti, non solo chi ha malattie croniche. Seguire queste buone pratiche aiuta a ridurre il rischio: Alimentazione e salute invernale Un’alimentazione equilibrata contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. In inverno è utile aumentare il consumo di cibi ricchi di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni) e zinco (semi di zucca, legumi, noci), che aiutano l’organismo a combattere le infezioni. Anche una corretta idratazione del corpo oltre all’ utilizzo di umidificatori se necessario, è fondamentale, poiché l’aria fredda e secca tende a disidratare le mucose respiratorie. Chi desidera migliorare le proprie abitudini alimentari in base a specifiche esigenze può visitare la nostra sezione dedicata alla dietistica dietistica. L’influenza: perché non sottovalutarla L’influenza non è una semplice febbre. È una patologia che può avere complicazioni gravi, soprattutto per chi soffre di malattie croniche, anziani e persone con sistema immunitario compromesso. Oltre ai sintomi comuni, come febbre alta, dolori muscolari e tosse, l’influenza può aggravare condizioni preesistenti, come l’insufficienza cardiaca o il diabete, aumentando il rischio di ricovero. Consigli pratici: COVID-19: proteggersi anche in inverno Anche se la fase acuta della pandemia sembra superata, il COVID-19 continua a circolare, specialmente nei mesi invernali. Per chi soffre di malattie croniche, il COVID-19 può rappresentare un rischio maggiore, ma è importante ricordare che può colpire chiunque. Consigli pratici: Patologie respiratorie e impatto sulle malattie croniche L’inverno è spesso associato a un aumento di bronchiti, sinusiti e altre infezioni respiratorie. Queste patologie non solo colpiscono i polmoni, ma possono avere un impatto sistemico su chi convive con malattie croniche: Consultare regolarmente il medico e seguire le terapie personalizzate aiuta a prevenire queste complicazioni. Consigli utili anche per chi non ha patologie croniche Anche chi gode di buona salute dovrebbe adottare alcune precauzioni per evitare di ammalarsi durante l’inverno:  Domande frequenti (FAQ) 1. Perché è fondamentale vaccinarsi contro l’influenza ogni anno?Il virus dell’influenza cambia ogni stagione, e il vaccino aggiornato è l’unico strumento efficace per proteggersi dalle nuove varianti. È particolarmente raccomandato per anziani, persone con malattie croniche (come diabete, ipertensione e BPCO) e chi ha un sistema immunitario indebolito. 2. Il freddo può peggiorare le malattie croniche?Sì, l’esposizione a basse temperature può aggravare condizioni come diabete, ipertensione e malattie respiratorie. Il freddo aumenta il rischio di infezioni e può alterare la glicemia nei diabetici o causare vasocostrizione nei cardiopatici. Per ridurre i rischi, è essenziale proteggersi dagli sbalzi di temperatura, monitorare i parametri di salute e seguire con regolarità le terapie prescritte. 3. Quali sono le strategie migliori per rafforzare il sistema immunitario in inverno?Un sistema immunitario forte aiuta a prevenire infezioni stagionali come raffreddore, influenza e bronchite. Alcuni consigli utili includono: 4. Come riconoscere i segnali di un’infezione respiratoria grave?Se compaiono sintomi come febbre alta persistente, tosse con catarro scuro, difficoltà respiratorie o peggioramento di condizioni preesistenti come asma e BPCO, è importante consultare subito un medico. Un’attenzione tempestiva può prevenire complicazioni come polmoniti o riacutizzazioni delle malattie croniche. Conclusione Proteggere la propria salute durante l’inverno è possibile adottando strategie preventive e mantenendo uno stile di vita sano. La prevenzione passa attraverso vaccinazioni mirate, una corretta alimentazione, attività fisica regolare e il monitoraggio delle condizioni croniche. Seguendo queste buone pratiche, è possibile ridurre il rischio di infezioni stagionali e affrontare il freddo senza malanni. Per ulteriori approfondimenti su come gestire al meglio la stagione invernale con malattie croniche o esigenze specifiche, visita le sezioni dedicate all’endocrinologia, cardiologia e dietistica sul nostro sito.

Sinusite Cause, Sintomi, Prevenzione e Cure per un Respiro Libero
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Sinusite: cause, sintomi, prevenzione e cure per un respiro libero

Febbraio 2025, articolo a cura del Dott. Guido Coen Tirelli, otorinolaringoiatra presso l’Aventino Medical Group. I seni nasali e paranasali giocano un ruolo cruciale nella salute delle vie respiratorie, ma spesso diventano sede di infezioni che possono causare fastidi significativi. Tra queste, la sinusite è una delle condizioni più comuni, spesso sottovalutata ma in grado di influire notevolmente sulla qualità della vita. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cos’è la sinusite, quali sono i sintomi, le cause, chi è più a rischio e come prevenirla e curarla. Cosa sono i seni nasali e paranasali? I seni nasali e paranasali sono cavità piene d’aria situate all’interno delle ossa del cranio e del volto. Sono rivestiti da una sottile mucosa e si collegano alle cavità nasali attraverso piccoli canali. I principali seni paranasali sono: Queste cavità hanno il compito di riscaldare e umidificare l’aria, alleggerire il cranio, produrre muco per filtrare polveri e agenti patogeni e amplificare la voce. Sintomi della sinusite: come riconoscerla? La sinusite può presentarsi con una varietà di sintomi, che spesso dipendono dalla durata e dalla gravità dell’infiammazione. I sintomi più comuni della sinusite includono: Questi sintomi possono durare pochi giorni (sinusite acuta) o persistere per settimane o mesi (sinusite cronica). Se riconoscete questi segnali, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata. Come si sviluppa la sinusite? La sinusite si verifica quando i seni paranasali si infiammano o si infettano. Le principali cause includono: Chi è più a rischio? Alcuni fattori possono aumentare la probabilità di sviluppare una sinusite, tra cui: La stagionalità e la relazione con il raffreddore La sinusite è particolarmente comune in autunno e inverno, quando le infezioni virali delle vie respiratorie aumentano. Spesso si sviluppa come complicazione di un raffreddore non trattato, trasformandosi da semplice congestione nasale a un’infiammazione più seria. Come prevenire la sinusite Per evitare la sinusite, adottate alcune semplici precauzioni: Come trattare la sinusite? Le cure per la sinusite variano in base alla causa: La sinusite e il supporto multidisciplinare La sinusite spesso richiede un approccio multidisciplinare. Presso l’Aventino Medical Group, offriamo il supporto di diverse specialità: Domande Frequenti (FAQ) sulla Sinusite 📌 Quali sono i sintomi più comuni della sinusite?I sintomi principali includono congestione nasale, secrezioni dense (gialle o verdi), dolore o pressione al volto, mal di testa persistente, riduzione dell’olfatto, febbre, stanchezza e alitosi. In alcuni casi, può verificarsi anche una sensazione di pressione alle orecchie o mal d’orecchio. 📌 Come si distingue la sinusite virale da quella batterica?La sinusite virale è più comune e tende a risolversi spontaneamente in 7-10 giorni, mentre la sinusite batterica dura più a lungo e può causare sintomi più intensi, come febbre alta e secrezioni purulente persistenti. Se i sintomi peggiorano dopo 10 giorni o non migliorano, potrebbe essere necessaria una terapia antibiotica. 📌 Quali sono i rimedi per alleviare la sinusite a casa?Per la sinusite virale, è utile idratare le mucose con lavaggi nasali salini, usare decongestionanti, bere molti liquidi e riposare. L’uso di umidificatori e l’inalazione di vapore possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il muco stagnante. 📌 Quando è necessario rivolgersi a uno specialista?È consigliato consultare un medico se i sintomi durano più di 10 giorni, peggiorano improvvisamente dopo un apparente miglioramento o si presentano frequentemente. In caso di sinusite cronica, un otorinolaringoiatra può valutare eventuali interventi per migliorare il drenaggio dei seni paranasali. 📌 La sinusite può diventare cronica?Sì, se l’infiammazione persiste per più di 12 settimane, si parla di sinusite cronica. Questa condizione può essere causata da allergie, deviazione del setto nasale, polipi nasali o infezioni batteriche ripetute. In alcuni casi, è necessario un trattamento specialistico o un intervento chirurgico. 📌 Esistono collegamenti tra la sinusite e altre condizioni mediche?Sì, la sinusite può essere aggravata o associata a allergie respiratorie, problemi dentali, reflusso gastroesofageo e malattie autoimmuni. In questi casi, una valutazione multidisciplinare può aiutare a trattare il problema alla radice. Conclusione: trattare e prevenire la sinusite per una migliore qualità della vita La sinusite è una condizione comune che può influenzare la qualità della vita, rendendo difficile la respirazione e causando sintomi persistenti come mal di testa, congestione e affaticamento. Riconoscerne i segnali precocemente e adottare le giuste strategie di prevenzione e trattamento è essenziale per evitare complicazioni e migliorare il benessere respiratorio. Adottare buone abitudini, come lavaggi nasali regolari, evitare l’esposizione a fumo e inquinanti, umidificare l’ambiente e trattare tempestivamente raffreddori e allergie, può ridurre il rischio di sviluppare sinusiti ricorrenti o croniche. Se i sintomi persistono per più settimane o tendono a ripresentarsi frequentemente, è utile rivolgersi a un medico specialista in otorinolaringoiatria, che può valutare eventuali cause sottostanti e suggerire il trattamento più adeguato. In alcuni casi, il supporto di altre specialità mediche, come allergologia, odontoiatria o medicina interna, può essere fondamentale per un inquadramento completo del problema. 📌 La salute delle vie respiratorie è fondamentale per il benessere generale: un’attenta gestione della sinusite aiuta a respirare meglio e a migliorare la qualità della vita.

Il Vaccino Antinfluenzale: Perché Farlo, Quale Tipo Scegliere e Cosa Devi Sapere
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Il vaccino antinfluenzale: perché farlo, quale tipo scegliere e cosa devi sapere

Febbraio 2025, articolo a cura del Prof. Guido Castelli Gattinara, infettivologo e pediatra presso l’Aventino Medical Group. Il vaccino antinfluenzale è una delle migliori strategie per prevenire l’influenza e le sue complicazioni. Non solo protegge la tua salute, ma riduce anche la diffusione del virus nella comunità, salvaguardando le persone più fragili e i propri familiari.Scopri perché è importante, chi dovrebbe vaccinarsi, i tipi di vaccino disponibili, le potenziali complicazioni e sfatiamo i miti più comuni. Perché il vaccino antinfluenzale è importante? L’influenza non è una semplice febbre: ogni anno causa milioni di casi in tutto il mondo e può portare a complicazioni gravi, in alcuni casi mortali.Ecco perché il vaccino è essenziale: Come funziona il vaccino? Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro i ceppi influenzali più comuni della specifica stagione. Sebbene non garantisca una protezione totale, riduce la gravità della malattia e il rischio di complicazioni. Chi dovrebbe fare il vaccino antinfluenzale? Categorie prioritarie per la vaccinazione: Quali tipi di vaccino antinfluenzale esistono? Il medico ti aiuterà a scegliere il vaccino più adatto in base alla tua età e condizione di salute.

Affrontare il senso di colpa dopo le abbuffate delle festività
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Affrontare il senso di colpa dopo le abbuffate delle festività

Gennaio 2025 – Corinne Perisse, Psicoterapeuta Le feste: un mix di gioia e senso di colpa Le festività, con la loro atmosfera di convivialità e abbondanza, possono spesso lasciare spazio a un senso di colpa dopo aver esagerato a tavola. Questo sentimento, comune a molti, può trasformarsi in un’opportunità per riflettere e comprendere meglio noi stessi, piuttosto che diventare un peso difficile da sopportare. Dove si manifesta il senso di colpa? Quando provi senso di colpa dopo aver mangiato troppo, fermati un momento per riflettere: Queste sono solo alcune delle domande che possiamo esplorare insieme in un percorso terapeutico. L’obiettivo non sarà solo comprendere il senso di colpa, ma anche aiutarti a liberarti da ciò che ti trattiene, sviluppando nuove consapevolezze e prendendo decisioni più autentiche. Scoprire ciò che c’è dietro il senso di colpa Potresti rimanere sorpreso da quanto una semplice emozione possa rivelare aspetti profondi della tua vita. Durante le sedute, utilizzo strumenti come l’Analisi Transazionale, che ci permettono di parlare un linguaggio comune e lavorare insieme sulle credenze limitanti che ostacolano la tua libertà. I copioni che influenzano il nostro comportamento Molti comportamenti durante le festività sono guidati da copioni inconsci, che condizionano le nostre azioni: Riconoscere questi schemi automatici è il primo passo per chiederti: Superare i limiti personali Una volta identificati questi automatismi, prenditi del tempo per riflettere: Queste riflessioni rappresentano un esempio del lavoro che possiamo fare insieme in psicoterapia. È uno spazio sicuro dove puoi riscoprire te stesso, superare le barriere personali e ritrovare un equilibrio autentico. Prenditi un momento per te stesso La psicoterapia è un momento di ascolto e crescita, un’opportunità per mettere da parte i copioni che ci trattengono e aprirci a nuove prospettive. Puoi riscoprire il tuo potenziale e iniziare a vivere in modo più libero e consapevole. Prenditi cura di te e del tuo benessere: sarò felice di accoglierti per un appuntamento, in italiano o in francese, per accompagnarti nel percorso verso l’equilibrio e la serenità. Per prenotare un appuntamento con me, Corinne Perisse, psicoterapeuta presso l’Aventino Medical Group, e iniziare il tuo percorso verso un maggiore equilibrio, clicca qui: Prenota un appuntamento

Come rimettersi in forma dopo le feste
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Come rimettersi in forma dopo le feste

Gennaio 2025 – Prof.ssa Manon KhazraiProfessore Associato di Scienza dell’Alimentazione e delle Tecniche Dietetiche ApplicateFacoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One HealthUniversità Campus Bio-Medico di Roma Le festività ci regalano momenti indimenticabili, ma anche qualche chilo di troppo! Tra pranzi e cene abbondanti e dolci irresistibili, è facile sentirsi un po’ appesantiti. Ma niente paura! Tornare in forma può essere più semplice e piacevole di quanto pensi. Ecco 8 consigli pratici per ripartire con leggerezza e consapevolezza: 1. Verdure a volontà! Le verdure non solo colorano i tuoi piatti, ma sono anche una miniera di vitamine, fibre e minerali. Ti aiutano a sentirti sazio con poche calorie e favoriscono la digestione. Fai in modo che non manchino mai nei tuoi pasti quotidiani. 2. Frutta di stagione, il tuo alleato naturale Scegli agrumi come arance e mandarini, consumandoli interi (non spremuti!) per godere appieno della vitamina C e delle fibre che prolungano il senso di sazietà. 3. Non saltare i pasti Saltare i pasti non è mai una buona idea: rischi solo di scatenare una fame incontrollata e abbuffarti al pasto successivo. Scegli alimenti nutrienti e bilanciati per mantenere l’energia stabile durante la giornata. 4. Riduci i grassi saturi Limita insaccati, formaggi stagionati e cibi ricchi di grassi saturi. Questi alimenti appesantiscono l’organismo e non favoriscono il ritorno alla forma fisica desiderata. 5. Attività fisica regolare Bastano 30 minuti di camminata al giorno o tre sessioni settimanali di 50 minuti per fare la differenza. Scegli un’attività che ti piace, come ballare, passeggiare o andare in bicicletta: l’importante è muoversi! 6. Concediti uno sgarro consapevole Una volta a settimana, scegli un pasto libero senza sensi di colpa. Goditi il momento con moderazione e torna subito alle tue buone abitudini. Questo approccio ti aiuterà a mantenere la motivazione senza vivere la dieta come una continua rinuncia. 7. Mangia con consapevolezza Presta attenzione alle porzioni, mastica lentamente e ascolta il tuo corpo. Quando ti senti sazio, fermati. Mangiare in modo consapevole ti permette di gustare davvero i sapori ed evitare gli eccessi. 8. Piccoli passi, grandi risultati Bere più acqua, muoversi un po’ di più e prendersi cura di sé ogni giorno sono abitudini semplici ma potenti. Non serve strafare: basta iniziare! Vuoi adattare la tua alimentazione alla tua situazione clinica? Sono qui per aiutarti a analizzare la tua dieta e offrirti un supporto personalizzato.Prenota un appuntamento presso l’Aventino Medical Group e raggiungi i tuoi obiettivi di salute. 👉 Prenota la tua consulenza qui

Proteggi i tuoi reni dagli eccessi alimentari
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Proteggi i tuoi reni: gli effetti degli eccessi alimentari, dell’alcol e della scarsa idratazione spiegati da un esperto

Gennaio 2025 – Dr. Stefano Picca, Nefrologo Durante le feste o le serate con gli amici, è facile lasciarsi andare a qualche eccesso alimentare o a un bicchiere di troppo. Sebbene un episodio occasionale possa sembrare innocuo, è importante capire come questi comportamenti possano influenzare la salute dei nostri reni, soprattutto se ripetuti nel tempo. La funzione dei reni I reni sono organi vitali che filtrano il sangue, eliminano le tossine, regolano i liquidi corporei e mantengono l’equilibrio di sostanze necessarie alla vita come glucosio, proteine, minerali come sodio, potassio, calcio o fosforo. Tuttavia, un eccessivo consumo di cibi ricchi di sale, grassi o proteine, o un abuso di alcol, possono alterare la funzione renale anche in modo irreversibile (Malattia Renale Cronica – MRC) e, nei casi più gravi, condurre alla dialisi o al trapianto renale. Nella prevenzione di questi possibili danni, l’acqua gioca un ruolo fondamentale. Quello che mangiamo influenza la funzione renale? Sì.Studi a lungo termine mostrano che carne rossa, carne lavorata, formaggi ad alto contenuto di grassi e bevande dolcificate aumentano il rischio di sviluppare MRC, mentre latticini, verdure e legumi lo riducono. La dieta DASH e la dieta Mediterranea, ricche di frutta, verdura e cereali integrali, si sono dimostrate utili nella prevenzione della MRC (1). Quanta acqua beviamo influenza la funzione renale? Sì.Bere poco causa disidratazione, una condizione associata a gravi patologie, soprattutto negli anziani, come infezioni urinarie, calcolosi renale, ictus e infarto. Negli anziani, la ridotta percezione della sete e fattori socio-ambientali come isolamento o imbarazzo possono aggravare il rischio (2). L’alcol può danneggiare i reni? Sì.Un consumo eccessivo di alcol provoca disidratazione e ipertensione, due fattori che danneggiano gravemente i reni. L’ipertensione è, infatti, una delle cause principali di dialisi e trapianto renale (3). Come proteggere la salute dei reni La prevenzione è fondamentale. Ecco i consigli della Società Italiana di Nefrologia (4): Conclusione Prendersi cura dei reni significa prendersi cura della propria salute generale. Se hai domande o desideri approfondire il tuo stato di salute, sarò felice di accoglierti per una consulenza. Prenota un appuntamento con me, Dr. Stefano Picca, nefrologo presso l’Aventino Medical Group. Insieme, possiamo lavorare per proteggere la salute dei tuoi reni. Riferimenti

Il tuo cuore e gli eccessi cosa devi sapere
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Il tuo cuore e gli eccessi: cosa devi sapere

Gennaio 2025 – Dr. Andrea Bezzeccheri, Cardiologo Gli eccessi alimentari e il consumo non regolato di alcol non sono semplici sgarri delle abitudini quotidiane: possono influire profondamente sulla salute cardiovascolare, aumentando il rischio di patologie gravi o aggravando condizioni già esistenti. Gli effetti dell’alimentazione sulla salute cardiovascolare Una dieta non equilibrata, attraverso complessi meccanismi neuro-ormonali e infiammatori, può compromettere il cuore e i vasi sanguigni. Tra le conseguenze più comuni troviamo: Ipertensione arteriosa L’ipertensione è un fattore di rischio primario per infarto, ictus, malattie dei vasi periferici e scompenso cardiaco. Dislipidemia e aterosclerosi Cibi ricchi di grassi saturi e trans, come quelli fritti e processati, aumentano il colesterolo LDL (“cattivo”).L’accumulo di LDL ossidato forma placche aterosclerotiche, riducendo il calibro dei vasi e il flusso sanguigno. Insulino-resistenza e diabete Zuccheri semplici e carboidrati raffinati alzano i livelli di glucosio e favoriscono la resistenza all’insulina.Il diabete è strettamente legato alle malattie cardiovascolari, aumentando il rischio di infarti e ictus. L’impatto del consumo eccessivo di alcol sul cuore Un’assunzione regolare ed eccessiva di alcol può compromettere il sistema cardiovascolare, portando a: Cardiomiopatia alcolica L’alcol può danneggiare il muscolo cardiaco, causando una ridotta capacità di pompare sangue e portando a scompenso cardiaco. Aritmie Anche un singolo episodio di abuso alcolico può scatenare aritmie come la fibrillazione atriale, aumentando il rischio di ictus o scompenso cardiaco. Ipertensione arteriosa L’alcol alza la pressione arteriosa, amplificando il rischio di eventi cardiovascolari. Infiammazione e danni vascolari Provoca infiammazione sistemica e accelera l’aterosclerosi, aumentando il rischio di malattia coronarica. Come gli eccessi peggiorano patologie cardiache preesistenti Per chi soffre di patologie cardiovascolari, gli eccessi alimentari e alcolici possono aggravare la situazione:Scompenso cardiaco: l’accumulo di liquidi o aritmie peggiora sintomi come dispnea, edemi e palpitazioni.Malattia coronarica: l’assunzione di grassi e alcol aumenta il rischio di recidive ischemiche.Fibrillazione atriale: l’alcol può scatenare episodi aritmici con frequenza cardiaca incontrollata. Strategie per proteggere il cuore dagli eccessi La prevenzione è la chiave per ridurre il rischio cardiovascolare. Ecco alcune strategie pratiche: Attività fisica regolare Pratica 150-300 minuti di attività aerobica a settimana, con due sessioni di resistenza.Migliora pressione, colesterolo HDL e controllo glicemico, riducendo infiammazione e stress ossidativo. Alimentazione equilibrata Limita il sale a meno di 5 grammi al giorno.Scegli alimenti freschi, cereali integrali, legumi e grassi sani come olio d’oliva e frutta secca.Evita carni rosse, fritti e zuccheri raffinati. Moderazione nel consumo di alcol Non superare i 100 g di alcol settimanali (circa 8 bicchieri di vino).Prediligi l’acqua come fonte principale di idratazione. Controlli regolari Monitora pressione, colesterolo e glicemia.Effettua controlli cardiologici periodici, soprattutto se hai fattori di rischio. Conclusione Gli eccessi alimentari e alcolici possono avere gravi conseguenze sul cuore. Conoscere i rischi e adottare uno stile di vita sano è fondamentale per preservare la salute cardiovascolare e migliorare la qualità della vita.Per una valutazione approfondita o consigli personalizzati, sarò lieto di accoglierti nel mio studio. Prenota il tuo appuntamento con me, Dr. Andrea Bezzeccheri, cardiologo presso l’Aventino Medical Group e insieme troveremo la strada migliore per prenderti cura del tuo cuore.

come influisce l'eccesso di cibo sul metabolismo
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Come influisce l’eccesso di cibo sul metabolismo?

Gennaio 2025 – Dr. Alessio Maiorino, Endocrinologo Le festività sono sinonimo di divertimento e convivialità, ma spesso portano con sé il rischio di eccedere con carboidrati complessi (come pasta, pane e riso) e zuccheri semplici. Questi comportamenti alimentari non solo mettono sotto stress l’organismo, ma influenzano profondamente le ghiandole endocrine, responsabili del corretto funzionamento del metabolismo. Scopriamo insieme come reagisce il nostro corpo. Qual è il ruolo delle ghiandole endocrine quando si mangia troppo? Quando consumiamo quantità eccessive di cibo, specialmente carboidrati complessi e zuccheri, il nostro sistema endocrino si attiva attraverso una serie di risposte ormonali. Ogni ghiandola coinvolta svolge un ruolo unico ma interconnesso. 1. Pancreas: Il regolatore dello zucchero nel sangue Il pancreas ha un ruolo centrale sia nell’assorbimento dei carboidrati, lipidi e proteine per la sua componente esocrina (che produce gli enzimi digestivi) sia nella gestione dei livelli di glucosio nel sangue per la sua componente endocrina. 2. Ipotalamo: Fame e sazietà sotto pressione L’ipotalamo, situato nel cervello, regola i segnali di fame e sazietà grazie a ormoni come leptina e grelina. 3. Ghiandole surrenali: La risposta allo stress metabolico Le ghiandole surrenali rilasciano cortisolo, noto come “ormone dello stress”. 4. Tiroide: Il cuore del metabolismo basale Gli ormoni tiroidei T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina) regolano il metabolismo basale. Che cos’è l’ipoglicemia reattiva? Dopo un pasto ricco di zuccheri raffinati, l’elevata produzione di insulina può provocare un calo rapido della glicemia anche a distanza di due-tre ore, noto come ipoglicemia reattiva.Questa condizione si manifesta con sintomi quali: Come proteggere il sistema endocrino? Per limitare gli effetti negativi dell’eccesso alimentare, è fondamentale adottare strategie che supportino il corretto funzionamento delle ghiandole endocrine: Quando è il momento di consultare un endocrinologo? Se manifesti sintomi persistenti come: È importante rivolgersi a un endocrinologo. Gli squilibri endocrini possono influire significativamente sulla qualità della vita, ma un approccio medico tempestivo può aiutarti a ritrovare l’equilibrio. Conclusione Ricorda: abitudini alimentari consapevoli e attenzione ai segnali del tuo corpo sono essenziali per mantenere un metabolismo sano, non solo durante le festività ma tutto l’anno. Per ulteriori informazioni o per ricevere consigli personalizzati, sarò lieto di accoglierti presso l’Aventino Medical Group. Prenota il tuo appuntamento qui: insieme, troveremo le soluzioni migliori per prenderti cura della tua salute.