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Sampietrini e salite: come evitare infortuni? Muoversi in sicurezza a Roma

A cura del Dott. Daniele Caviglia, Ortopedico presso l’Aventino Medical Group, Roma Bellezza e pericolo: il paradosso del movimento a Roma “Roma è splendida e insidiosa,” avverte il Dott. Daniele Caviglia. Camminare per la città eterna può essere tanto benefico quanto rischioso, se non si adottano precauzioni mirate. Sampietrini sconnessi, marciapiedi irregolari, salite improvvise e discese ripide mettono a dura prova le articolazioni e l’equilibrio. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, il 28% degli infortuni ortopedici urbani è legato a cadute su pavimentazioni non regolari. Per chi si muove a piedi o in bicicletta, l’attenzione al contesto urbano è parte integrante dell’attività fisica. Prevenzione articolare: cosa considerare prima di mettersi in cammino L’apparato muscolo-scheletrico ha bisogno di una preparazione adeguata, soprattutto se esposto a superfici irregolari o pendenze elevate. È importante eseguire esercizi di riscaldamento, stretching e rinforzo muscolare, in particolare per caviglie, ginocchia e schiena. L’uso di scarpe con suola flessibile ma antiscivolo riduce sensibilmente il rischio di distorsioni e scivolate. L’American Academy of Orthopaedic Surgeons consiglia di scegliere percorsi con pendenze moderate e fondo compatto per le sessioni di camminata urbana. A Roma, itinerari come il Parco della Caffarella o l’Appia Antica offrono superfici più omogenee e meno stressanti per le articolazioni. Attenzione alla postura e all’equilibrio Muoversi su terreni difficili come i sampietrini richiede un controllo posturale maggiore. I muscoli del core (addominali profondi, obliqui, lombari) sono fondamentali per mantenere stabilità e prevenire traumi da compensazione. L’uso di bastoncini da camminata può migliorare l’equilibrio e ridurre il carico sulle ginocchia. Anche l’attenzione visiva gioca un ruolo cruciale: guardare a qualche metro davanti a sé, piuttosto che ai propri piedi, permette di anticipare ostacoli e reagire in tempo. La camminata, per essere sicura, deve essere guidata tanto dalla consapevolezza quanto dall’abitudine. Percorsi consigliati per allenarsi senza rischi Non tutti gli itinerari romani sono adatti a chi ha fragilità articolari o è in fase di riabilitazione. Evitare salite come quella del Gianicolo o le scale del Campidoglio nei primi periodi di allenamento può prevenire sovraccarichi e infiammazioni. Preferire percorsi pianeggianti o leggermente ondulati permette di mantenere la frequenza cardiaca nel range desiderato senza compromettere la biomeccanica del passo. Il Circo Massimo, con il suo ampio spazio e terreno regolare, o il Lungotevere, con marciapiedi larghi e controllabili, sono ottimi punti di partenza. Conclusione Muoversi a Roma è un’esperienza unica, ma richiede consapevolezza. Con alcune accortezze – come una buona preparazione muscolare, la scelta di calzature adeguate e la selezione dei percorsi più adatti – è possibile beneficiare del movimento senza esporsi a rischi inutili. La prevenzione ortopedica inizia da piccoli gesti quotidiani: ascoltare il proprio corpo, conoscere i propri limiti e muoversi con intelligenza. Prenditi cura del tuo sistema muscolo-scheletrico Hai già avuto distorsioni, dolori articolari o problemi posturali? I nostri ortopedici possono aiutarti a prevenire gli infortuni e migliorare la tua qualità di vita. Scopri i servizi di ortopedia dell’Aventino Medical Group.

Camminare a roma fa bene al cuore
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Camminare a Roma fa bene al cuore? Benefici, percorsi e consigli

A cura del Dott. Leopoldo Bianconi, Cardiologo presso l’Aventino Medical Group, Roma Una città da vivere… a piedi “Roma è una città viva, che pulsa come un cuore antico,” dice il Dott. Leopoldo Bianconi. Le sue strade, i suoi parchi e i suoi scorci storici non sono solo bellezza per gli occhi, ma anche una palestra a cielo aperto per il nostro sistema cardiovascolare. Camminare regolarmente in città può infatti contribuire a ridurre la pressione arteriosa, migliorare la circolazione e abbassare i livelli di colesterolo e glucosio nel sangue. Numerosi studi, tra cui uno pubblicato sul Journal of the American Heart Association, dimostrano che camminare almeno 30 minuti al giorno riduce significativamente il rischio di infarto e ictus. In una città come Roma, dove ogni passo racconta una storia, camminare diventa anche un piacere per lo spirito. Quanto bisogna camminare per stare bene? Secondo le linee guida dell’OMS, bastano 150 minuti di camminata moderata a settimana per migliorare la salute cardiovascolare. Questo equivale a circa 30 minuti al giorno per cinque giorni. È importante trovare il giusto equilibrio tra sforzo e beneficio: il passo deve essere sostenuto ma non affannoso. L’ideale è riuscire a parlare mentre si cammina, senza rimanere senza fiato. Monitorare il battito cardiaco può essere utile: l’intervallo ottimale per l’attività moderata si colloca tra il 50% e il 70% della propria frequenza cardiaca massima (la frequenza cardiaca massima corrisponde a 220 – l’età). A Roma, la varietà di percorsi pianeggianti e collinari offre opzioni per tutte le età e condizioni fisiche. Dove camminare a Roma? I migliori percorsi cardio-friendly Villa Doria Pamphilj, il Parco della Caffarella, il Gianicolo, e il Lungotevere sono solo alcuni degli itinerari ideali per una passeggiata salutare. Questi luoghi offrono non solo aria più pulita e ombra, ma anche percorsi regolari per allenare cuore e muscoli in sicurezza. È utile prediligere le ore più fresche, indossare scarpe comode e mantenersi idratati. Alcuni percorsi, come quelli del quartiere Aventino, permettono di unire l’attività fisica a momenti di quiete e contemplazione. Per chi ha già avuto problemi cardiaci, è sempre consigliato un confronto con il proprio cardiologo prima di iniziare un nuovo programma di esercizio. Cuore e mente: un legame che cammina insieme Camminare regolarmente riduce non solo i fattori di rischio cardiovascolare, ma migliora anche il benessere psicologico. Numerosi studi hanno mostrato che il movimento, soprattutto all’aria aperta, contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliorando l’umore e la qualità del sonno. Passeggiare per Roma può quindi essere una vera e propria forma di medicina preventiva: ogni passo aiuta a prendersi cura del cuore e della mente. Un approccio olistico alla salute, che unisce medicina, stile di vita e valorizzazione del territorio. Conclusione Camminare per Roma non è solo un modo per scoprire la città, ma anche un gesto concreto di cura verso se stessi. Il cuore trae beneficio da un’attività semplice e naturale, che può essere integrata nella routine quotidiana senza sforzi eccessivi. In un ambiente urbano ricco di stimoli positivi, l’attività fisica diventa un’esperienza rigenerante, capace di migliorare la qualità della vita e prevenire numerose patologie. Che si tratti di una passeggiata veloce prima del lavoro o di un itinerario nei parchi durante il weekend, ogni passo è un investimento sulla propria salute.  Una salute cardiaca su misura per te Vuoi prenderti cura del tuo cuore con il supporto di uno specialista?  Scopri i servizi di cardiologia dell’Aventino Medical Group e inizia oggi il tuo percorso verso una vita più sana.

Allergie nei bambini
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Allergie nei bambini: quando preoccuparsi?

A cura della Dott.ssa Blegina Shashaj, specialista in Pediatria presso l’Aventino Medical Group, Roma La primavera porta con sé giornate più lunghe, temperature miti e la bellezza della natura in fiore. Tuttavia, per molti bambini significa anche affrontare i fastidiosi sintomi delle allergie stagionali. Starnuti, naso che cola e tosse possono sembrare un comune raffreddore, ma se questi sintomi si ripresentano puntualmente ogni anno con l’arrivo della primavera, è il momento di approfondire la situazione. 🌿 Ma cosa scatena queste allergie? I principali responsabili sono i pollini di alberi, graminacee e piante erbacee che, dispersi nell’aria, possono causare reazioni allergiche nei bambini predisposti. Questi allergeni stimolano il sistema immunitario, che li riconosce erroneamente come minacce e scatena una risposta infiammatoria. Quando sospettare un’allergia? Se un bambino manifesta sintomi respiratori o oculari che persistono per settimane e si aggravano in particolari periodi dell’anno, è opportuno consultare uno specialista. L’indicazione a eseguire un test allergologico nei bambini deve sempre derivare da una valutazione specialistica pediatrica o allergologica. I seguenti segnali possono suggerire la necessità di un approfondimento: ✔ Starnuti frequenti, soprattutto all’aperto o al risveglio✔ Congestione e prurito nasale ✔ Tosse persistente senza febbre✔ Prurito e arrossamento agli occhi, con lacrimazione abbondante✔ Respiro sibilante o affanno dopo l’esposizione a determinati ambienti✔ Disturbi del sonno dovuti a difficoltà respiratorie Molti genitori potrebbero non riconoscere subito questi sintomi come segni di un’allergia, pensando che si tratti di un comune raffreddore. Tuttavia, se i disturbi si ripresentano ciclicamente nello stesso periodo dell’anno o persistono più a lungo del normale, è importante sottoporre il bambino a un controllo specialistico. Come si effettua la diagnosi? La diagnosi delle allergie stagionali si basa su una combinazione di anamnesi dettagliata, esame obiettivo e test allergologici specifici. I test più comuni includono: 📌 Skin Prick Test – Applicazione di piccole quantità di allergeni sulla pelle per osservare eventuali reazioni locali.📌 Esami del sangue (IgE specifiche) – Misurazione della risposta immunitaria agli allergeni sospetti.  Questi esami permettono di individuare con precisione la causa dell’allergia e di adottare una strategia terapeutica mirata. Strategie per prevenire e gestire le allergie stagionali nei bambini Oltre ai trattamenti farmacologici prescritti dal pediatra o dall’allergologo, esistono diverse strategie per ridurre l’esposizione ai pollini e alleviare i sintomi: Conoscere il calendario pollinico – Identificare le piante responsabili dell’allergia e monitorare i periodi di massima esposizione.Limitare l’esposizione ai pollini – Evitare di trascorrere molto tempo all’aperto nelle giornate più ventose e secche, quando la concentrazione di pollini è più alta.Proteggere gli ambienti chiusi – Tenere le finestre chiuse durante la stagione dei pollini e utilizzare purificatori d’aria.Modificare alcune abitudini quotidiane – Dopo essere stati all’aperto, è utile fare la doccia e lavare i capelli per rimuovere i pollini accumulati. Evitare di stendere i vestiti all’aperto.Adottare precauzioni negli spostamenti – Viaggiare in auto con i finestrini chiusi e con filtri antipolline può aiutare a ridurre i sintomi.Valutare soggiorni in ambienti meno allergenici – Trascorrere alcuni giorni in località marine o in montagna può ridurre i disturbi.Utilizzare dispositivi di protezione – Le mascherine antiallergiche sono un valido aiuto nelle giornate di forte impollinazione.Seguire la terapia prescritta – Gli antistaminici, i corticosteroidi nasali o altri trattamenti devono essere assunti con costanza per un controllo efficace dei sintomi. Consigli pratici per bambini allergici ai pollini Nei casi più severi, è fondamentale adottare ulteriori accorgimenti: ✔ Evitare i parchi e i prati nelle giornate di alta concentrazione pollinica.✔ Non andare in bicicletta o motorino senza protezioni, i pollini si accumulano nei capelli e sui vestiti.✔ Usare occhiali da sole per proteggere gli occhi dall’irritazione.✔ In casa, utilizzare filtri per l’aria e lavare frequentemente lenzuola e abiti. ✔ Programmare attività all’aperto nelle ore meno rischiose, preferibilmente al mattino presto o dopo la pioggia.✔ Consultare un allergologo per valutare l’immunoterapia specifica, che può ridurre l’intensità delle reazioni allergiche nel lungo termine. Adottando queste strategie, si può migliorare notevolmente la qualità della vita del bambino e permettergli di affrontare la stagione primaverile con maggiore serenità. Conclusione Le allergie stagionali possono essere fastidiose e influire sulla qualità della vita del bambino, ma con una diagnosi precoce e una corretta gestione, è possibile ridurre significativamente i sintomi e migliorare il benessere quotidiano. Rivolgersi a uno specialista permette di individuare le migliori strategie di prevenzione e trattamento, garantendo un controllo ottimale della condizione allergica. 🌿 Vuoi aiutare tuo figlio a vivere la primavera senza fastidi? Prenota una visita con il nostro pediatra all’Aventino Medical Group per un controllo approfondito e una gestione personalizzata dei sintomi allergici. Un piccolo passo oggi può fare la differenza per la sua salute e il suo benessere! 😊 👉 Per approfondire, ti invitiamo a visitare sia la pagina dedicata alla Pediatria che quella sull’Allergologia dell’Aventino Medical Group. 📅 Da lì potrai prenotare facilmente una visita con i nostri specialisti, per offrire a tuo figlio una valutazione attenta e personalizzata. Ci prendiamo cura della sua salute… in ogni stagione! 🌸💙

Congiuntivite allergica
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Congiuntivite allergica: come proteggere gli occhi?

A cura del Dott. Andrea De Arcangelis, Oculista presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Gli occhi arrossati e lacrimanti dopo una passeggiata a Villa Borghese o lungo il Tevere potrebbero essere un segnale di congiuntivite allergica. Questa condizione colpisce milioni di persone, in particolare durante la primavera, quando i pollini e altri allergeni ambientali aumentano esponenzialmente. Ma quali sono le cause di questa reazione e come possiamo proteggere i nostri occhi? Scopriamo insieme i sintomi, le strategie di prevenzione e le terapie disponibili. Cos’è la congiuntivite allergica? La congiuntivite allergica è un’infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana che riveste la parte anteriore dell’occhio e l’interno delle palpebre. Questa reazione si verifica quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo a sostanze innocue, come pollini, acari della polvere, peli di animali o sostanze chimiche presenti nell’aria. Sintomi principali: ●     Arrossamento oculare ●     Lacrimazione abbondante ●     Prurito intenso ●     Sensazione di corpo estraneo negli occhi ●     Gonfiore delle palpebre Cause e fattori di rischio Le cause principali della congiuntivite allergica includono: ●     Polline: il principale responsabile delle allergie stagionali. ●     Acari della polvere: presenti tutto l’anno, ma più intensi in ambienti chiusi. ●     Peli di animali: cani, gatti e altri animali domestici possono scatenare reazioni allergiche. ●     Fumo e inquinamento: irritanti ambientali che aggravano i sintomi allergici. ●     Cosmetici e prodotti chimici: alcune sostanze contenute nei trucchi o nei detergenti possono provocare reazioni allergiche oculari. Diagnosi e test allergologici Per una diagnosi accurata è fondamentale consultare un oculista o un allergologo. Gli esami più utilizzati includono: ●     Test cutanei (Prick Test): permette di identificare gli allergeni responsabili. ●     Dosaggio delle IgE specifiche: analisi del sangue che rileva la presenza di anticorpi allergici. ●     Test di provocazione congiuntivale: applicazione diretta di una piccola quantità di allergene nell’occhio per valutare la reazione. Strategie di prevenzione Per ridurre l’esposizione agli allergeni e prevenire la congiuntivite allergica, si possono adottare alcune strategie: ●     Indossare occhiali da sole: proteggono gli occhi dagli allergeni trasportati dal vento. ●     Evitare di strofinarsi gli occhi: il contatto con mani sporche può peggiorare l’irritazione. ●     Utilizzare lacrime artificiali: aiutano a eliminare gli allergeni dall’occhio. ●     Tenere le finestre chiuse durante la stagione dei pollini. ●     Lavare frequentemente il viso e i capelli per rimuovere il polline accumulato. Trattamenti disponibili I trattamenti variano in base alla gravità dei sintomi e comprendono: ●     Colliri antistaminici: alleviano il prurito e riducono l’infiammazione. ●     FANS e corticosteroidi: indicati nei casi più severi per ridurre l’infiammazione oculare. ●     Decongestionanti oculari: riducono il gonfiore, ma devono essere usati con cautela. ●     Immunoterapia specifica: utile per chi soffre di allergie persistenti, aiuta a desensibilizzare il sistema immunitario. Quando consultare un medico? Se i sintomi persistono per più di una settimana o peggiorano nonostante i trattamenti, è consigliato consultare uno specialista. La congiuntivite allergica può essere confusa con altre patologie oculari, come le infezioni batteriche o la sindrome dell’occhio secco. Conclusione La congiuntivite allergica è una condizione fastidiosa, ma gestibile con le giuste precauzioni e trattamenti. Se hai notato che i tuoi occhi diventano rossi e lacrimano alla prima folata di vento primaverile, non ignorarlo: potrebbe essere il momento di consultare uno specialista. All’Aventino Medical Group siamo pronti ad aiutarti a vedere il mondo con occhi più sereni – prenota una visita e torna a goderti le passeggiate senza pensieri! 👉 Per approfondire, ti invitiamo a visitare la pagina di Oculistica, quella sull’Allergologia e la pagina dedicata alla Pediatria dell’Aventino Medical Group.

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Pelle e allergie: che legame c’è?

A cura del Dott. Luigi Cornacchia, Dermatologo presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Orticaria, dermatiti, prurito: la pelle è spesso il primo organo a manifestare un’allergia. Questo perché funge da barriera protettiva tra il corpo e l’ambiente esterno, reagendo immediatamente a sostanze potenzialmente irritanti o sensibilizzanti. Ma quali sono gli allergeni più comuni a Roma? E come proteggere la pelle quando si viaggia in climi diversi? Scopriamo insieme i fattori di rischio, i sintomi e le strategie per mantenere la pelle sana e protetta.  Allergie cutanee: quando e perché si manifestano? Le allergie cutanee sono reazioni del sistema immunitario a sostanze che normalmente non sarebbero dannose. Quando la pelle entra in contatto con un allergene, si scatena una risposta infiammatoria che può causare sintomi fastidiosi come prurito, arrossamento, gonfiore o eruzioni cutanee. Le reazioni possono comparire immediatamente o dopo alcune ore, a seconda del tipo di allergia. Sintomi più comuni: Gli allergeni più comuni a Roma Roma, con il suo clima mediterraneo, presenta una serie di allergeni ambientali che possono scatenare reazioni cutanee. Tra i più diffusi troviamo: Proteggere la pelle in climi diversi Viaggiare e cambiare ambiente può essere un fattore scatenante per le allergie cutanee, poiché la pelle si trova ad affrontare nuove condizioni climatiche e agenti irritanti. Diagnosi e test allergologici Se si sospetta un’allergia cutanea, è fondamentale rivolgersi a un dermatologo per una diagnosi accurata. Tra gli esami più utilizzati troviamo: Trattamenti e strategie preventive Il trattamento delle allergie cutanee dipende dalla causa scatenante e dalla gravità della reazione. Tra le soluzioni più efficaci troviamo: Conclusione Le allergie cutanee possono essere fastidiose, ma con la giusta prevenzione e un trattamento mirato è possibile controllarle efficacemente. Se noti reazioni insolite sulla tua pelle, prenota una visita dermatologica presso l’Aventino Medical Group: troveremo insieme la soluzione migliore per te! 😊

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Quali sono le cure più efficaci per le allergie primaverili?

A cura della Dott.ssa Megon Bresciani, Allergologa presso l’Aventino Medical Group a Roma Con l’arrivo della primavera, milioni di persone soffrono di allergie stagionali causate principalmente dai pollini. I sintomi come starnuti, congestione nasale, prurito agli occhi e difficoltà respiratorie possono compromettere la qualità della vita. Ma quali sono le cure più efficaci per affrontare la primavera senza disagi? Tra antistaminici, spray nasali, rimedi naturali e strategie ambientali, esistono diverse soluzioni per alleviare i sintomi. Tuttavia, l’unico trattamento che agisce sulla causa dell’allergia è l’immunoterapia specifica. Scopriamo insieme quali sono le migliori opzioni terapeutiche disponibili.  Farmaci per il controllo delle allergie primaverili Per chi soffre di riniti allergiche e congiuntiviti stagionali, esistono farmaci efficaci che possono ridurre notevolmente i sintomi: L’uso combinato di questi trattamenti, sotto controllo medico, permette di gestire meglio la sintomatologia primaverile.  Rimedi naturali e strategie quotidiane Oltre ai farmaci, esistono accorgimenti che possono ridurre l’esposizione agli allergeni e migliorare la qualità della vita: Immunoterapia: l’unica cura che agisce sulla causa L’immunoterapia allergenica specifica è l’unico trattamento in grado di modificare la risposta immunitaria del paziente agli allergeni. Questo approccio consiste nella somministrazione progressiva di piccole dosi di allergene per indurre una tolleranza nel tempo. È indicata per: I benefici dell’immunoterapia sono duraturi e possono ridurre significativamente la necessità di farmaci antiallergici.  Conclusione Affrontare la primavera senza disagi è possibile combinando farmaci, strategie preventive e trattamenti a lungo termine come l’immunoterapia.  🌿 Vuoi saperne di più sulle allergie stagionali e su come affrontarle al meglio? Visita la nostra pagina dedicata all’Allergologia per scoprire tutti i servizi offerti e prenotare una visita con uno dei nostri specialisti. All’Aventino Medical Group siamo al tuo fianco per aiutarti a vivere la primavera con serenità! 🌸

Il microbioma intestinale e la salute digestiva
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Il microbioma intestinale e la salute digestiva: un equilibrio essenziale per il benessere

A cura del Dott. Fabio Zannoni, gastroenterologo presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Il microbioma intestinale è un ecosistema complesso di miliardi di batteri e altri microrganismi che vivono nel nostro tratto gastrointestinale. Questo universo microscopico svolge un ruolo cruciale nella digestione, nella sintesi di vitamine e nel mantenimento dell’equilibrio del sistema immunitario. Secondo gli ultimi studi, un microbioma sano favorisce la biodiversità microbica, riducendo il rischio di disbiosi e prevenendo disturbi gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e le malattie infiammatorie intestinali. Il ruolo chiave del microbioma nella salute digestiva Un intestino sano non è solo una questione di buona digestione, ma anche di salute generale. Il microbioma intestinale svolge numerose funzioni essenziali: ●     Digestione e assorbimento dei nutrienti: aiuta a scomporre le fibre e a produrre acidi grassi a catena corta, fondamentali per l’energia e il metabolismo. ●     Sintesi di vitamine: alcune specie batteriche producono vitamina K e vitamine del gruppo B, essenziali per molte funzioni biologiche. ●     Regolazione del sistema immunitario: circa il 70% delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, dove il microbioma svolge un ruolo cruciale nella modulazione delle risposte immunitarie. ●     Protezione contro i patogeni: una flora intestinale equilibrata funge da barriera contro batteri nocivi e agenti infettivi. ●     Influenza sulla salute mentale: l’asse intestino-cervello regola aspetti cognitivi ed emotivi, influenzando ansia, depressione e stress. Disbiosi intestinale: sintomi e conseguenze Il 70% delle cellule immunitarie si trova nell’intestino. Il microbioma agisce come una vera e propria barriera contro gli agenti patogeni che vengono a contatto col nostro apparato digerente. Il microbioma stimola costantemente la risposta immunitaria permettendo che tolleri la presenza dei suoi microrganismi, riconoscendoli come alleati non dannosi. La disbiosi intestinale si verifica quando l’equilibrio tra i batteri buoni e quelli patogeni viene alterato. Le cause più comuni includono alimentazione scorretta, stress, abuso di antibiotici e sedentarietà. Alcuni segnali tipici di un microbioma squilibrato sono: ●     Gonfiore addominale e gas ●     Diarrea o stitichezza cronica ●     Malassorbimento dei nutrienti e affaticamento ●     Dolori addominali ricorrenti ●     Disturbi dell’umore e ansia Un microbioma alterato è associato a condizioni patologiche come sindrome dell’intestino irritabile (IBS), morbo di Crohn, colite ulcerosa, obesità e diabete di tipo 2.  Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (IBD) – insieme alla sindrome dell’intestino irritabile e all’enterocolite infettiva o l’intolleranza ai cibi allergizzanti – sono state associate ad alterazioni del microbioma, un’aumentata permeabilità intestinale e una minore diversità delle relative specie microbiche. Questi fenomeni sono provocati da alterazioni sia genetiche sia del microbioma. Gli inibitori di pompa protonica o PPI, classe di farmaci tra le più usate nel trattamento di patologie e disturbi legati al reflusso gastroesofageo e/o all’eccesso di produzione di acidi gastrici, alterano il microbioma orale, oltre che quello intestinale. Come migliorare e mantenere un microbioma intestinale sano Un’adeguata alimentazione e stile di vita sono fondamentali per garantire un microbioma equilibrato. Ecco alcune strategie efficaci: 🔹 Seguire una dieta ricca di fibre prebiotiche Alcuni alimenti favoriscono la crescita di batteri benefici, tra cui: ●     Prebiotici: presenti in aglio, cipolla, porri, asparagi, banana e legumi. ●     Probiotici: yogurt, kefir, miso, kimchi e crauti fermentati. ●     Polifenoli: contenuti in tè verde, cacao, mirtilli e olio d’oliva, promuovono la diversità microbica. Evitare alimenti ultraprocessati Zuccheri raffinati, dolcificanti artificiali e grassi trans favoriscono la proliferazione di batteri dannosi, alterando l’equilibrio intestinale. Praticare attività fisica regolare L’esercizio fisico moderato contribuisce alla biodiversità del microbioma Limitare l’uso di antibiotici non necessari L’abuso di antibiotici distrugge la flora intestinale benefica. Se necessario, dopo una terapia antibiotica è utile integrare la dieta con probiotici. Microbioma intestinale e altre specializzazioni mediche Il microbioma non influisce solo sulla digestione, ma interagisce con molte altre aree della medicina: ●     Gastroenterologia: IBS, malattia di Crohn, colite ulcerosa. ●     Immunologia: risposta immunitaria, malattie autoimmuni. ●     Endocrinologia: obesità, diabete e sindrome metabolica. ●     Neurologia e salute mentale: ansia, depressione e stress cronico. Come può essere diagnosticata la disbiosi? Prima di tutto vanno presi con attenzione i sintomi riferiti dal paziente. Poi vanno valutati gli esami ematochimici e delle feci  ,eventualmente con test piu’ specifici per l’infiammazione e test per la celiachia. L’esame ecografico delle anse intestinali  e la Entero RMN permettono  una valutazione molto attendibile dell’ intestino, necessitando pero’ di un operatore specializzato in tale tipo di procedure. La colonscopia permette poi eventualmente di osservare e se necessario bioptizzare la mucosa del colon e di individuare ed asportare eventuali polipi adenomatosi riconosciuti come lesioni precancerose. Domande frequenti (FAQ) sul microbioma intestinale Quali sono i segnali di un microbioma in equilibrio? Un intestino sano si manifesta con una digestione regolare, assenza di gonfiore e buona qualità del sonno. Quali alimenti danneggiano il microbioma? Alimenti processati, zuccheri raffinati e dolcificanti artificiali possono alterare la flora intestinale. I probiotici sono davvero efficaci? Sì, ma devono essere assunti con ceppi specifici adatti alle esigenze individuali. È sempre consigliabile consultare uno specialista. Quanto tempo ci vuole per riequilibrare il microbioma? I miglioramenti possono essere visibili dopo 2-4 settimane di cambiamenti nello stile di vita. Conclusione Mantenere un microbioma intestinale sano è fondamentale per la salute digestiva e generale. Attraverso una dieta equilibrata, attività fisica regolare e una corretta gestione dello stress, possiamo migliorare la nostra salute intestinale e prevenire numerose patologie. Presso l’Aventino Medical Group a Roma, il nostro team di gastroenterologi offre visite specialistiche in sede, da remoto e a domicilio per garantire un’assistenza personalizzata e completa. Per maggiori informazioni o per prenotare una visita con il Dott. Fabio Zannoni, visita la sua pagina qui.

Microbioma e salute ginecologica
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Microbioma e salute ginecologica: l’importanza dell’equilibrio della flora batterica

A cura della Dott.ssa Giorgia Soreca, ginecologa presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Il microbioma vaginale svolge un ruolo essenziale nella salute ginecologica, influenzando la prevenzione delle infezioni e il benessere generale della donna. Il delicato equilibrio tra lattobacilli e altri microrganismi benefici permette di proteggere l’ambiente vaginale da patogeni e infiammazioni. Studi recenti dimostrano che fattori come l’alimentazione, l’igiene intima e l’uso di antibiotici possono alterare la flora batterica, aumentando il rischio di disturbi come vaginosi, candidosi e infezioni urinarie. Il ruolo del microbioma vaginale nella salute femminile Il microbioma vaginale è costituito principalmente da batteri benefici, tra cui i lattobacilli, che producono acido lattico e mantengono il pH vaginale tra 3,8 e 4,5. Questo ambiente acido è fondamentale per: Disbiosi vaginale: cause e sintomi Quando il microbioma vaginale si altera, si parla di disbiosi, una condizione che favorisce la proliferazione di batteri patogeni. Le cause principali includono: I sintomi più comuni della disbiosi includono: Come preservare un microbioma vaginale sano Mantenere un microbioma equilibrato è possibile attraverso semplici accorgimenti legati allo stile di vita, all’alimentazione e alla cura intima. Seguire una dieta ricca di probiotici e prebiotici Un’alimentazione sana aiuta a mantenere l’equilibrio della flora batterica. Consuma: Evitare prodotti aggressivi per l’igiene intima Praticare rapporti sessuali protetti L’uso del profilattico riduce il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili e protegge l’equilibrio del microbioma vaginale. Evitare l’uso eccessivo di antibiotici e farmaci antimicotici Se necessario, supporta il trattamento con probiotici vaginali o orali per favorire il ripristino della flora batterica. Microbioma e salute ginecologica in diverse fasi della vita Il microbioma vaginale subisce variazioni nel corso della vita della donna: Domande frequenti (FAQ) sul microbioma vaginale Quali sono i segnali di un microbioma vaginale sano?Un microbioma in equilibrio si manifesta con assenza di prurito, secrezioni fisiologiche normali e nessun odore sgradevole. Quali sono gli alimenti migliori per la salute ginecologica?Alimenti ricchi di probiotici (yogurt, kefir), fibre e acidi grassi Omega-3 aiutano a rafforzare il microbioma. Gli antibiotici alterano il microbioma vaginale?Sì, riducono i lattobacilli, favorendo la crescita di patogeni. È utile assumere probiotici specifici dopo una terapia antibiotica. Come posso riequilibrare il microbioma dopo una candidosi?Seguire una dieta a basso contenuto di zuccheri e ricca di fermenti lattici aiuta a ristabilire l’equilibrio. I probiotici vaginali sono efficaci?Sì, soprattutto in caso di infezioni ricorrenti o dopo una terapia antibiotica. Conclusione Preservare il microbioma vaginale è essenziale per la salute ginecologica e il benessere femminile. Un’alimentazione equilibrata, un’igiene adeguata e l’uso consapevole di antibiotici possono ridurre il rischio di infezioni e mantenere una flora batterica sana. Presso l’Aventino Medical Group a Roma, offriamo visite ginecologiche specialistiche in sede, da remoto e a domicilio per garantire un’assistenza personalizzata. Per maggiori informazioni o per prenotare una visita con la Dott.ssa Giorgia Soreca, visita la sua pagina qui.

Come mantenere un microbiota sana
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Come mantenere un microbioma sano: strategie per il benessere intestinale

A cura della Dott.ssa Gabriella Nataloni, specialista in Medicina Interna presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Il microbioma intestinale è un ecosistema complesso che gioca un ruolo cruciale nella regolazione della salute metabolica, immunitaria e cardiovascolare. In medicina interna, l’equilibrio del microbioma è sempre più considerato un fattore determinante nella prevenzione e gestione di patologie croniche, tra cui diabete, sindrome metabolica e disturbi infiammatori intestinali. “Evitare antibiotici non necessari, gestire lo stress e adottare un’alimentazione equilibrata sono strategie fondamentali,” spiega la Dott.ssa Gabriella Nataloni. “L’analisi del microbioma potrebbe diventare un’innovativa strategia preventiva in medicina personalizzata, consentendo trattamenti più mirati per le patologie croniche.” Microbioma e medicina interna: un legame essenziale Un microbioma intestinale sano non solo favorisce la digestione, ma è strettamente correlato alla salute metabolica e cardiovascolare. Studi recenti hanno evidenziato che un’alterazione del microbioma può contribuire a: Strategie per un microbioma sano in medicina interna 1. Adottare un’alimentazione mirata alla regolazione metabolica Una dieta equilibrata può supportare la funzione intestinale e prevenire complicazioni metaboliche: 2. Controllare l’uso di farmaci Gli antibiotici e gli inibitori di pompa protonica (IPP) possono alterare la flora intestinale, riducendo la diversità microbica. In medicina interna è essenziale: 3. Gestire lo stress e promuovere il sonno Il microbioma è strettamente connesso all’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione e una corretta igiene del sonno possono ridurre le infiammazioni intestinali e migliorare la salute cardiovascolare. 4. Monitorare il microbioma con esami specifici Nuove tecnologie permettono di analizzare la composizione batterica intestinale per identificare squilibri associati a patologie croniche. I test del microbioma potrebbero essere integrati nella pratica della medicina interna per: Domande frequenti (FAQ) 1. Qual è il legame tra microbioma e resistenza all’insulina? Studi recenti hanno evidenziato che un microbioma alterato può produrre metaboliti pro-infiammatori che influenzano la sensibilità insulinica, aumentando il rischio di diabete. 2. Gli antibiotici possono causare problemi metabolici? Sì, l’uso eccessivo di antibiotici può alterare la flora intestinale, riducendo batteri benefici coinvolti nel metabolismo dei lipidi e del glucosio. 3. Quali test possono aiutare a valutare il microbioma? Esistono test di sequenziamento del DNA batterico che permettono di analizzare la composizione del microbioma e individuare eventuali squilibri. 4. Il microbioma influisce sulla salute cardiovascolare? Sì, alcuni batteri intestinali influenzano la produzione di composti che possono contribuire allo sviluppo dell’aterosclerosi. 5. Cosa posso fare per migliorare il mio microbioma? Segui una dieta ricca di fibre, riduci il consumo di zuccheri raffinati e gestisci lo stress attraverso tecniche di rilassamento. Collegamenti con altre specializzazioni e istituzioni Un microbioma sano è fondamentale non solo per la medicina interna, ma interagisce con molte altre specializzazioni mediche. Presso l’Aventino Medical Group, collaboriamo con specialisti di: Collaborazioni con enti e istituzioni autorevoli Per garantire una gestione ottimale della salute intestinale, ci basiamo su linee guida e studi provenienti da istituzioni scientifiche riconosciute, tra cui: Conclusione Un microbioma sano è un elemento chiave per il benessere generale, con un impatto che va oltre la digestione, influenzando anche la salute metabolica e cardiovascolare. Adottare uno stile di vita equilibrato, con un’alimentazione varia, la gestione dello stress e un uso consapevole dei farmaci, può contribuire a prevenire disturbi cronici e favorire una migliore qualità della vita. Approfondire il ruolo del microbioma con il supporto di specialisti può essere utile per comprendere meglio il proprio stato di salute e adottare strategie personalizzate di prevenzione e benessere.

Nutrizione e microbioma
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Nutrizione e microbioma: il legame tra alimentazione e salute intestinale

A cura della Dott.ssa Marta Martinelli, Biologa Nutrizionista presso l’Aventino Medical Group, Roma Introduzione Il microbioma intestinale è un ecosistema complesso di diversi microrganismi che gioca un ruolo fondamentale all’interno del nostro organismo. La sua composizione è fortemente influenzata dall’alimentazione e regola processi fisiologici essenziali per il benessere generale dell’organismo. Un microbioma sano è associato ad una buona digestione, un forte sistema immunitario ed anche al buon umore. Al contrario, un microbioma squilibrato, favorisce infiammazione cronica, obesità, diabete, insonnia e malumore. Presso l’Aventino Medical Group a Roma, il nostro team di nutrizionisti e specialisti offre consulenze personalizzate per supportare i pazienti nel migliorare la salute intestinale attraverso una dieta equilibrata e consapevole. Il ruolo del microbioma intestinale nel metabolismo e nella salute Come professionista della nutrizione, aiuto i miei pazienti a comprendere l’importanza del microbioma intestinale, costituito da miliardi di microrganismi che svolgono funzioni essenziali per il corpo umano, tra cui: ●     Regolazione del metabolismo: influenza l’estrazione di energia dagli alimenti e il deposito di grassi. ●     Assorbimento dei nutrienti: favorisce la digestione degli alimenti e dalla digestione delle fibre, produce acidi grassi a catena corta tra cui l’acido butirrico che ci protegge da infiammazioni e neoplasie intestinali. ●     Regolazione del sistema immunitario: modula la risposta infiammatoria e protegge dalle infezioni. ●     Comunicazione intestino-cervello: grazie al suo sistema nervoso enterico, l’intestino è in grado di comunicare direttamente ed in modo bidirezionale con il sistema nervoso centrale. Inoltre, il microbioma intestinale influenza il cervello attraverso i sistemi endocrino, immunologico e metabolico producendo molecole che sono in grado di determinare, in parte, il modo in cui il sistema nervoso si sviluppa, matura, invecchia e si mantiene in equilibrio. Alimentazione e microbioma: quali cibi favoriscono l’equilibrio batterico? Una dieta ricca di nutrienti specifici può sostenere un microbioma sano e prevenire squilibri che portano a disturbi metabolici e infiammatori. Ecco alcuni gruppi alimentari fondamentali: Alimenti ricchi di fibre Le fibre alimentari agiscono come prebiotici, nutrendo i batteri benefici dell’intestino. Fonti importanti di fibre sono: ●     Verdure a foglia verde (spinaci, cavoli, bietole) ●     Legumi (ceci, lenticchie, fagioli) ●     Frutta fresca e secca (mele, pere, noci) ●     Cereali integrali (avena, quinoa, farro)   Polifenoli: potenti alleati del microbioma I polifenoli sono composti vegetali con proprietà antiossidanti che favoriscono la crescita di batteri benefici e riducono l’infiammazione. Si trovano in: ●     Frutti di bosco (mirtilli, lamponi, ribes) ●     Tè verde ●     Olio extravergine di oliva ●     Spezie (curcuma, zenzero, cannella) Probiotici: li troviamo negli alimenti fermentati I probiotici sono batteri vivi che arricchiscono la flora intestinale, migliorandone l’equilibrio. Fonti naturali di probiotici sono: ●     Yogurt e kefir ●     Formaggi stagionati ●     Miso e tempeh ●     Kombucha Effetti di una dieta squilibrata sul microbioma Una dieta ricca di zuccheri raffinati, cibi ultra-processati e povera di fibre può portare a una disbiosi intestinale, caratterizzata da: ●     Infiammazione cronica: aumenta il rischio di malattie autoimmuni e cardiovascolari. ●     Aumento di peso e insulino-resistenza: altera la regolazione del metabolismo e ci predispone al diabete ed altre patologie croniche. ●     Disturbi dell’umore e del sonno: un microbioma in disequilibrio potrebbe determinare la produzione di citochine pro-infiammatorie responsabili dell’insonnia e del malumore. Strategie per migliorare il microbioma con la nutrizione ●     Seguire una dieta varia e ricca di fibre e polifenoli. ●     Evitare cibi industriali ricchi di zuccheri e grassi saturi. ●     Consumare cibi fermentati per ottenere benefici dai probiotici in essi contenuti. ●     Bere abbastanza acqua per favorire il transito intestinale. ●     Mantenere uno stile di vita attivo, poiché l’esercizio fisico supporta la diversità microbica. Collegamenti con altre discipline e istituzioni Un microbioma sano non solo influisce sulla digestione, ma ha un impatto su numerose altre discipline mediche, tra cui: ●     Psicologia e Psichiatria: il microbioma intestinale è coinvolto nella produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e il GABA, influenzando l’umore e il benessere mentale. ●     Immunologia: una flora intestinale equilibrata aiuta a modulare la risposta immunitaria, riducendo il rischio di malattie autoimmuni e infiammatorie. ●     Cardiologia: alcuni batteri intestinali possono contribuire alla salute cardiovascolare regolando il metabolismo dei grassi e dei livelli di colesterolo. Per approfondire il legame tra nutrizione e salute intestinale, puoi consultare fonti autorevoli come: ●     Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) –https://www.who.int/ ●     National Institutes of Health (NIH) –https://www.nih.gov/ ●     Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) –https://www.sinu.it/ Domande frequenti sul microbioma intestinale 1. Quali sono i sintomi di un microbioma alterato? I sintomi più comuni includono gonfiore, problemi digestivi, intolleranze alimentari, affaticamento, mal di testa e disturbi dell’umore. 2. Quali cibi peggiorano la salute del microbioma? Alimenti ricchi di zuccheri raffinati, cibi ultra-processati, grassi saturi e un consumo eccessivo di alcol possono compromettere la diversità batterica intestinale. 3. Quanto tempo ci vuole per migliorare il microbioma con la dieta? I cambiamenti possono avvenire in poche settimane seguendo una dieta personalizzata e ricca di fibre, probiotici e alimenti naturali. 4. Gli integratori di probiotici sono davvero efficaci? Sì, in molti casi possono essere utili, ma è sempre meglio ricevere una consulenza specialistica per scegliere il prodotto più adatto insieme ad un’alimentazione adeguata. Conclusione Un microbioma sano è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita equilibrato, possiamo supportare la salute intestinale e prevenire numerose patologie. Come nutrizionista, mi impegno ad aiutare i miei pazienti a comprendere l’importanza del microbioma e ad adottare strategie nutrizionali mirate per migliorare il loro stato di salute. Se desideri ricevere una consulenza personalizzata, sono disponibile per valutazioni nutrizionali  incentrate sul tuo benessere. Per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento, visita la pagina della dottoressa Martinelli.